(Teleborsa) - Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fornito la ripartizione per Regione del concorso ordinario per 4.000 posti di insegnante di Religione Cattolica di ruolo, mentre si stanno svolgendo, in moltissime regioni, le prove orali didattico metodologiche del concorso straordinario nel I e II settore.
I posti messi a bando per il concorso straordinario sono circa un terzo rispetto alle oltre 12.000 domande inoltrate e poco più della metà sono relative alla scuola dell’infanzia e primaria, le altre per la scuola secondaria. Viene attuata così la stabilizzazione di docenti che aspettano da oltre vent’anni di entrare di ruolo e trasformare il contratto a tempo indeterminato.
Solo alcune settimane fa era è stata emessa una importante sentenza da parte del Tribunale di Ivrea, a seguito della quale una docente precaria di Religione Cattolica, dopo ben 22 anni consecutivi di contratti a termine, grazie all’operato dei legali Anief, ha ottenuto un risarcimento record di oltre 30 mila euro, in quanto il giudice ha riconosciuto che "è evidente la configurabilità della abusiva reiterazione di contratti a termine denunciata dalla ricorrente". "L’Italia deve assolutamente e in fretta adeguarsi alle richieste che arrivano dell’Unione europea sulla assunzione automatica del personale della pubblica amministrazione, a partire da quello che lavora nella scuola dove un insegnante su quattro, parliamo di 250mila supplenze annuali, è precario", ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief.
"L’avvio del concorso era atteso da moltissimo tempo e come nostra prassi rimaniamo in prima linea, sempre impegnati per la stabilizzazione degli Insegnanti di Religione Cattolica che da troppi anni portano avanti il loro lavoro da insegnanti collocati come precari", commenta Pacifico, aggiungendo "come sindacato autonomo rappresentativo, Anief continuerà a sostenere i diritti degli insegnanti non di ruolo di religione cattolica, alla pari di tutti gli altri supplenti".
Le domande inoltrate per il concorso ordinario sono oltre 6.000 a fronte di circa 2000 posti disponibili, di cui poco meno della metà per infanzia e primaria e le altre per la secondaria di primo e secondo grado. Anche in questo caso le domande superano ampiamente i posti messi a bando, ma nel caso del concorso ordinario la procedura è finalizzata alla copertura dei posti vacanti e disponibili per il triennio scolastico 2022/2023 – 2024/2025.
La procedura ordinaria prevede una prova scritta computer-based di 100 minuti ed è previsto un punteggio minimo di 70/100; la prova orale, anch’essa superata con un punteggio minimo di 70/100, prevede un test didattico specifico, consistente in una lezione simulata, la valutazione della comprensione e conversazione in lingua inglese almeno di livello B2 e la dissertazione su quesiti estratti dal candidato, relativi al programma d’esame. Oltre alla valutazione delle due prove, orale e scritta, saranno valutati anche l’anzianità di servizio ed i titoli.