(Teleborsa) - "A ottobre 2024, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, l'export dimostra una cauta tenuta, con una crescita del +1,6%. Un aumento dovuto alle buone performance dell'area Ue (+3,7%), in particolare Francia (+4,4%), Spagna (+8,0%), Belgio (+10,3%), Germania (+0,9%) ma contenuto da quelle dei mercati extra-Ue (-0,7%) – nonostante il balzo della Turchia (+33,5%) e del Regno Unito (+10,8%), con gli Stati Uniti e gli Opec che offrono i contributi negativi più ampi: rispettivamente -11,8% e -17,6%. Dal punto di vista dei settori, le contrazioni più significative si registrano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-57,2%), ma anche per gli autoveicoli (-23,7%), comparto che sta attraversando una profonda crisi considerate le difficoltà strutturali che lo stanno colpendo a livello nazionale e internazionale, e per gli altri mezzi di trasporto (-12,6%). Dall'altro lato, dimostrano ancora una buona dinamica i comparti del Food, con prodotti alimentari, bevande e tabacco che registrano +10,5%, della farmaceutica (+11,5%), e crescono di oltre un terzo gli articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (+35,8%), trainati dalla gioielleria". È quanto fa sapere il presidente di ICE Agenzia, Matteo Zoppas, commentando i dati export di ottobre 2024 diffusi oggi dall'Istat.

"Su base annua, da gennaio ad ottobre 2024 (rispetto allo stesso periodo del 2023), nell'area Ue calano le esportazioni verso la Germania (-4,9%) e la Francia (-1,7%), mentre – prosegue Zoppas – tengono quelle verso la Spagna +3,4% con una crescita importante verso la Turchia +24,4%. Nei mercati Extra Ue si registra una crescita dei Paesi Opec +6,4% e dell'area Mercosur +4,8% a fronte di un calo il calo di Stati Uniti -2,7% e Cina -21,3%. In particolare, per gli USA l'ipotesi dell'introduzione dei dazi è un fattore di alert per un sistema fortemente internazionalizzato come quello italiano. Va mantenuto però un atteggiamento di wait and see per capire se gli annunci della campagna elettorale resteranno tali o meno. Nonostante sia una competenza prevalentemente Europea, le forze diplomatiche e governative sono al lavoro per ottenere il miglior risultato dalle trattative bilaterali. Un lavoro tanto più difficile se pensiamo alla complessità attuale del quadro europeo. Nonostante le incertezze legate allo scenario geopolitico internazionale, le cui conseguenze influenzano in maniera diretta anche le esportazioni italiane, da gennaio ad ottobre 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, l'export del Paese ha dimostrato una cauta tenuta, con un calo che si è attestato intorno al -0,5%. Un andamento che, pur in un quadro di volatilità dei mercati nei prossimi mesi, consolida la probabilità che l'export complessivo del 2024 non discosti di molto dal risultato raggiunto l'anno precedente, ovvero 626 miliardi di euro".