(Teleborsa) - "Le banche europee hanno nel complesso solidi fondamentali in termini di qualità degli attivi, capitalizzazione e redditività. Ciò contribuisce alla stabilità finanziaria e all'erogazione di servizi finanziari a famiglie e imprese in tutta l'unione bancaria. I prestiti bancari continuano a essere una fonte di finanziamento essenziale per l'economia reale, mentre gli intermediari finanziari non bancari hanno acquisito maggiore importanza". Lo ha affermato Claudia Buch, presidente del consiglio di vigilanza della Banca centrale europea (BCE), alla conferenza stampa sui risultati dello SREP 2024 e sulle priorità di vigilanza per il periodo 2025-2027.
Sottolineando che, in quanto a posizioni patrimoniali e di liquidità c'è stato un "miglioramento significativo rispetto a dieci anni fa", Buch ha detto che la redditività delle banche è rimasta elevata, con un rendimento annualizzato del capitale del 10,1% a metà del 2024. "Una determinante fondamentale è rappresentata dai più alti tassi di interesse: durante il periodo di tassi contenuti il rendimento medio del capitale delle banche era pari al 5,5% - ha spiegato - a seguito della normalizzazione dei tassi è aumentato al 9,2%. Inoltre, il rapporto costi/ricavi è sceso in media dal 66% nel 2020 al 54% nel 2024. Il costo del rischio è rimasto contenuto".
"I piani di distribuzione delle banche prevedono una quota di remunerazioni relativamente stabile in termini aggregati - ha detto Buch - Le banche vigilate prevedono di corrispondere il 49% degli utili per il 2024 o un punto percentuale in meno rispetto all'anno precedente. Il riacquisto di azioni proprie ha perso rilevanza, essendo poco meno di un quarto delle distribuzioni rispetto a un terzo dell'anno precedente".
Guardando al futuro, i risultati delle banche "dipenderanno dalle prospettive economiche, dalla loro tenuta agli shock avversi, dall'andamento della curva dei rendimenti e dalla trasmissione dei tassi di interesse. La capacità delle banche di contenere i costi, investendo al tempo stesso nella digitalizzazione dei modelli di business, sarà cruciale per sostenere la redditività. Pertanto, i piani di distribuzione delle banche devono essere in linea con piani patrimoniali sufficientemente prospettici che tengano conto anche di scenari avversi".
La numero uno della Vigilanza BCE ha anche delineato le priorità di vigilanza per il periodo 2025-2027, che continuano a essere incentrate sulle sfide esterne per le banche, ponendo al tempo stesso maggiore enfasi sul rimedio delle carenze persistenti.
In primo luogo, "la resilienza alle minacce macrofinanziarie e agli shock geopolitici necessita dell'attenzione dei consigli di amministrazione e dell'alta dirigenza delle banche". In secondo luogo, "le banche devono colmare le carenze relative alla governance, alla gestione dei rischi climatici e ambientali e alle capacità di aggregazione e segnalazione dei dati sui rischi". Infine, "i rischi connessi alla digitalizzazione rendono necessari meccanismi di salvaguardia adeguati", ha detto Buch.