Disegnare l’Università di domani significa anche tener conto delle profonde trasformazioni introdotte dall’Intelligenza Artificiale nei sistemi dell’higher education a livello globale, valorizzandone i benefici per la didattica e la ricerca", ha dichiarato, in apertura della Cerimonia, il Rettore della Luiss, Paolo Boccardelli. "Per governare realmente l’AI, il mondo dell’alta formazione ha la responsabilità di costruire modelli di apprendimento che adattino le macchine alle capacità e ai valori della persona, facendo leva sulle abilità riflessive e sullo sviluppo del pensiero critico, con una forte attenzione alle competenze. Gli Atenei e in particolare la Luiss, promossa da Confindustria, sono chiamati sempre di più ad avere un ruolo attivo nella società, preparando leader consapevoli e impegnati che sappiano affrontare e gestire la rivoluzione digitale".
Scienziati, esperti di etica, politici, insegnanti e studenti: c’è bisogno del coinvolgimento di tutti nella società per sviluppare l’AI in modo corretto. sono le parole di James Manyika, il numero uno per l’AI di Google, che aggiunge: "Studentesse e studenti saranno essenziali per garantire che massimizziamo i benefici dell'AI a vantaggio di tutti, ovunque, affrontandone al contempo le complessità e i rischi".
Durante il suo intervento Padre Paolo Benanti ha sottolineato l’esigenza di far convivere innovazione tecnologica e progresso sociale, con un approccio etico orientato al bene comune.
In linea con questo impegno la Luiss annuncia la nascita "AI4Society", il centro di ricerca che ha l’obiettivo di diventare punto di riferimento internazionale per la riflessione critica e trasversale sull’Intelligenza Artificiale, analizzandone impatti e implicazioni attraverso la doppia lente delle discipline scientifiche e delle scienze sociali.
Il nuovo Centro è stato presentato dal Professor Giuseppe Italiano, nominato quest’estate Prorettore per l'Artificial Intelligence e le Digital Skills: l’Ateneo intitolato a Guido Carli è stato tra i primi in Italia a introdurre questa figura, con una funzione di supervisione sui percorsi di studio innovativi che coniugano tecnologia, sostenibilità e interdisciplinarità, come Management and Artificial Intelligence, Global Law e Strategic Management. E ancora. La Libera Università Internazionale degli Studi Sociali ha recentemente introdotto il Certificato di "AI Literacy": un badge, obbligatorio da quest’anno, per accertare le competenze digitali di laureate e laureati magistrali, con la prospettiva di ampliarlo anche ai corsi triennali.
"Il futuro delle competenze sarà all’insegna del cambiamento continuo". Interviene a conclusione della cerimonia, il presidente della Luiss, Luigi Gubitosi. "Le riflessioni di James Manyika e Padre Paolo Benanti sul futuro dell’AI generativa, sui nuovi diritti digitali e sulla necessità di un’innovazione sostenibile sono coerenti con i valori del nostro Ateneo. Siamo certi che le loro testimonianze e il loro esempio di pionieri dello sviluppo e della regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale saranno d’ispirazione per i nostri studenti. La complessità che caratterizza un futuro che è già presente richiede una nuova generazione di leader globali e responsabili, capaci di far fronte alle sfide attuali. Questa è la missione della nostra Università".
Il costante impegno nell’innovare la didattica si riflette in un’offerta formativa sempre più internazionale: ad oggi, oltre la metà dei corsi Luiss sono interamente in inglese e il 28% degli iscritti a questi corsi proviene dall’estero. Sono, poi, 360 le Università partner in 73 Paesi, con 69 accordi di Tripla e Doppia laurea.