(Teleborsa) - "Oggi è assolutamente necessaria una legge che incentivi e stimoli la partecipazione attiva dei lavoratori alla gestione delle imprese, per un modello economico più equo e competitivo. L’obiettivo è quello di incrementare la produttività e la sostenibilità aziendale, con benefici per chiunque renda concreta e celere questa crescita. Si tratta di un cambiamento di paradigma che consentirebbe così di dare piena applicazione all’articolo 46 della Costituzione, ossia al diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende". Così Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro, ospite ad Atreju nel panel insieme al ministro Calderone, all’on. Rizzetto e ai segretari generali di Confsal e Cisl Margiotta e Sbarra.

Secondo Capobianco "è importante, però, non ingessare le relazioni industriali con indicazioni stringenti. Dev’essere invece la contrattazione aziendale a stabilire, in modo flessibile e sulla base delle esigenze del territorio e dell’impresa stessa, i metodi più giusti per la partecipazione dei lavoratori alla governance".

Il presidente di Conflavoro ha poi lanciato un appello a promuovere una nuova visione delle relazioni industriali: "Le imprese rappresentano non solo il motore dell’economia, ma anche luoghi di crescita e valorizzazione delle persone che vi operano. È fondamentale riconoscere il contributo umano e professionale di ogni lavoratore, nella governance come nella distribuzione degli utili. Per questo invito tutte le parti sociali, associazioni e sindacati, a un confronto costruttivo che abbandoni le logiche di conflitto, mirando invece a una collaborazione virtuosa: solo così potremo costruire un modello economico più inclusivo e garantire un futuro più competitivo e sostenibile per il Paese", ha concluso Capobianco.