(Teleborsa) - Retrocede molto Oracle che esibisce una variazione percentuale negativa del 6,74%.

Il colosso del software enterprise ha chiuso il secondo trimestre dell'esercizio 2025 con risultati sotto le aspettative del mercato. Nei tre mesi al 30 novembre, gli utili netti sono in crescita del 22% a 3,15 miliardi, pari a 1,10 dollari per azione. L'EPS rettificato è salito del 10% a 1,47 dollari contro gli 1,48 dollari del consensus. I ricavi sono aumentati del 9% a 14,06 miliardi di dollari a fronte dei 14,12 miliardi attesi dagli analisti.

L'andamento del principale fornitore di software aziendale nella settimana, rispetto all'S&P 100, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.

L'esame di breve periodo di Oracle classifica un rafforzamento della fase rialzista con immediata resistenza vista a 179,9 USD e primo supporto individuato a 173,2. Tecnicamente ci si attende un ulteriore spunto rialzista della curva verso nuovi top stimati in area 186,6.