(Teleborsa) - Il rapporto sull'occupazione degli Stati Uniti di novembre mostra "da un lato numeri lievemente migliori delle attese sugli occupati (ma distorti dal rientro dell'effetto di uragani e scioperi), dall'altro un aumento sia pur lento della disoccupazione in un contesto di contrazione delle forze di lavoro". Lo affermano gli analisti di Intesa Sanpaolo dopo la pubblicazione del report del Bureau of Labour Statistics.

Nel complesso, dunque, il rapporto sull'occupazione di novembre è "probabilmente meno forte di quanto appaia a prima vista, e non rappresenta un ostacolo per un ulteriore taglio dei tassi da parte della Fed il prossimo 18 dicembre, né per il prosieguo del percorso di
graduale avvicinamento della politica monetaria verso un territorio di neutralità", afferma l'economista Paolo Mameli.

L'attuale scenario di base di Intesa Sanpaolo vede 100 punti-base di tagli dei fed funds da qui a metà 2025 (contro i circa 70 attualmente prezzati dal mercato).

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