(Teleborsa) - “Rischiamo di perdere la competitività dei nostri porti europei senza vantaggi per l’ambiente”. Lo ha sottolineato Matteo Salvini parlando della direttiva Ets che impone vincoli ambientali. Risultato, secondo Salvini: porti del Vecchio continente svantaggiati rispetto a quelli del Nord Africa. Il Vicepremier e Ministro ne ha parlato durante il consiglio europeo trasporti. “Rischiamo gli stessi problemi che stiamo vedendo ora nel settore automotive” ha ribadito Salvini, ricordando che il 90% delle merci che arrivano in Europa lo fa viaggiando per mare.

Sono concetti che il Vicepremier e Ministro ha illustrato anche nel corso degli incontri bilaterali a margine dei lavori: gli ultimi faccia a faccia, all’insegna di viva cordialità e concretezza, sono stati organizzati con il ministro olandese Barry Madlener e il collega svedese Andreas Carlson.

La posizione italiana è stata sposata da altri Paesi, tanto che otto Stati hanno siglato il documento presentato da Roma: Bulgaria, Croazia, Cipro, Malta, Portogallo, Romania, Spagna, Grecia.

“Chiediamo di fermare il sistema Ets, che contempla nuove tasse e divieti, al settore marittimo. Rischiamo di perdere lavoro, ricchezza e traffico a vantaggio di porti extracomunitari, senza ridurre di nulla emissioni e inquinamento” sottolinea Salvini a margine dei lavori.