(Teleborsa) - Il patrimonio della Fondazione "Michelangelo Interesse" di Bari, nata nei primi anni '80 in ricordo del Presidente del Collegio dei Ragionieri e Periti di Bari, è confluito nella Cassa di previdenza dei ragionieri. "Dai ragionieri ai ragionieri, un cerchio che si chiude, per attribuire il patrimonio accumulato in tanti anni di professione a uso e consumo degli iscritti affinché venga valorizzato e investito nell’interesse di tutti coloro che contribuiscono a portare avanti questa professione, commenta Emanuele Veneziani, presidente della Fondazione nel corso del Cnpr forum speciale "A Bari forum sulla riforma della giustizia e cerimonia per la donazione alla Cnpr dalla Fondazione Michelangelo Interesse", promosso dalla Cassa di previdenza dei Ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da

Nel corso dell’incontro si è svolta la consegna ufficiale delle chiavi dell’immobile sede della Fondazione, situato nell’area adiacente alla nuova cittadella giudiziaria del capoluogo pugliese, che continuerà ad essere riferimento assoluto per tutti i professionisti della Puglia.

"Un evento eccezionale quello per cui i ragionieri di Bari hanno deciso di donare alla Cassa dei ragionieri la loro sede storica", afferma il Presidente del Cnpr, Luigi Pagliuca, aggiungendo "è un momento di grande orgoglio per noi, perché avere dei colleghi così generosi non può che renderci felici. Da parte nostra l’impegno a continuare quell’attività culturale che hanno sempre promosso egregiamente sul territorio. Quando sarà il momento faremo la nostra parte”.

Un segnale importante per Ettore Grilli, segretario della Fondazione Michelangelo Interesse, il quale afferma "quest'anno rappresenta una svolta per la nostra sede, situata nel cuore della nascente cittadella della Giustizia. L'acquisto di questo immobile è il risultato di sacrifici collettivi durati quasi quarant'anni, un impegno che abbiamo voluto preservare all'interno della Cassa dei ragionieri. Per noi rappresenta un lascito importante, testimonianza dell'impegno degli iscritti che hanno creduto e investito nella professione. È un'eredità preziosa per noi ragionieri commercialisti, che continuiamo a nutrire fiducia e passione per questa straordinaria professione”.

Fedele Santomauro, consigliere d’amministrazione della Cnpr, parla di "un evento significativo che sottolinea il riconoscimento della continuità e della storia dei ragionieri commercialisti. Con questa donazione, essi esprimono un forte senso di appartenenza, consolidando il legame profondo con il territorio e con la Cassa di previdenza, pilastro fondamentale della nostra comunità professionale".

La cerimonia si è svolta al termine del forum 'La riforma della Giustizia e i riflessi sulle professioni' i cui lavori sono stati introdotti da Francesco Paolo Sisto, vice ministro della Giustizia, che ha sottolineato come le modifiche introdotte hanno reso i processi penali, civili e tributari più semplici ed efficienti. Nel civile, i tempi sono stati ridotti del 20% rispetto a un obiettivo del 40%, mentre nel penale il miglioramento del 29% superando le aspettative e ricevendo i riconoscimenti dalla Commissione UE. Queste riforme rappresentano una rivoluzione per le professioni, soprattutto grazie alla composizione negoziata della crisi, che valorizza il ruolo del professionista come garante del rispetto delle regole. Il rapporto tra pubblico e privato viene ripensato, favorendo una collaborazione basata sulla fiducia e superando vecchi pregiudizi di contrapposizione”.

Nel corso del dibattito moderato da Anna Maria Belforte il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Marco Cuchel, presidente dell’Associazione nazionale commercialisti, che ha evidenziato "il ruolo cruciale di commercialisti ed esperti contabili nel supporto alla giustizia civile e penale, non limitandosi al fisco ma affiancando i giudici in ambiti come la consulenza e la digitalizzazione. La mediazione, vista come uno strumento per risolvere le controversie in modo stragiudiziale, è un'area in cui è necessario investire di più. Con la riforma della giustizia, il loro contributo può favorire un sistema più equo. Inoltre, attraverso la composizione negoziata della crisi d'impresa, il loro intervento diventa determinante per prevenire fallimenti e garantire la continuità aziendale”".

Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale esperti contabili, che ha evidenziato il ruolo centrale dei commercialisti e degli esperti contabili nelle continue riforme della giustizia, sottolineando la loro funzione come ausiliari della magistratura al servizio di imprese e cittadini. Nel contesto della crisi d'impresa, con un codice sottoposto a tre correttivi, questi professionisti ricoprono ruoli fondamentali come gestori, attestatori e curatori, essenziali per il funzionamento del sistema.

Inoltre, i commercialisti possono contribuire alla riduzione dei tempi della giustizia attraverso la mediazione e l'arbitrato, sfruttando le loro competenze conciliative, che li distinguono rispetto ad altre categorie professionali. La domanda aperta resta se questa riforma della giustizia possa essere considerata definitiva