(Teleborsa) - La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto un intervento a Bari alla cerimonia di firma dell'Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Puglia. Meloni ha aperto il suo discorso ringraziando il ministro Fitto. Oggi è il 21esimo accordo di coesione che firmiamo, l'ultimo. È probabilmente l'ultima iniziativa pubblica che io faccio con Fitto come ministro del governo: tra massimo due giorni dovrà rassegnare le dimissioni per assumere un incarico che ci deve rendere orgogliosi come italiani", ha dichiarato.


"Siamo alla nostra terza manovra", ha proseguito Meloni, che vale "30 miliardi, ma complessivamente con questi accordi mettiamo a disposizione quasi 30 miliardi che diventano 45 se si considerano i cofinanziamenti dei comuni, delle regioni e anche dei privati: significa che questo governo in realtà di finanziarie ne ha fatte 4 in due anni". La presidente del Consiglio ha voluto sottolineare che si tratta di una "mobilitazione" di risorse "concentrata sugli investimenti, secondo me questa è la più importante e la più strategica di tutte".

"È una strategia che complessivamente sta dando i suoi frutti - ha aggiunto - perché quello che abbiamo visto accadere nel 2023 nel Mezzogiorno deve farci ben sperare: un Pil che cresce dell'1% in più della media nazionale, una occupazione che cresce più della media nazionale, le aziende del Sud sono state fondamentali nel rilanciare l'export, crescono le società di capitali, crescono le piccole e medie imprese, si può dire che il Sud è stato la locomotiva d'Italia".

"So che non va tutto bene – ha dichiarato Meloni – però significa che le cose possono cambiare, se ci prendiamo per mano investiamo su questo orgoglio e questa capacità. Bisogna crederci e continuare a lavorare su questi investimenti". "Bisogna scommettere - ha quindi concluso la presidente del Consiglio – sul valore e l'orgoglio della gente del sud, non ho mai pensato che la sfida fosse l'assistenzialismo come risposta, la grande sfida è mettere questi territori in grado di competere ad armi pari, è quello che stiamo facendo e i risultati arrivano".