(Teleborsa) - Con oltre 447 milioni di presenze negli esercizi ricettivi, nel 2023 l’Italia supera i livelli raggiunti nel 2019 e segna un nuovo picco assoluto. Lo rileva l'Istat spiegando che rispetto al 2022 i flussi turistici sono aumentati del 12,8% in termini di arrivi (+15,1 milioni di persone registrate negli esercizi ricettivi) e dell’8,5% in termini di presenze (+35,2 milioni di pernottamenti).

Le presenze hanno superato ampiamente i livelli pre-pandemici negli esercizi extra-alberghieri (+10,3% rispetto al 2019), ma negli esercizi alberghieri, nonostante la crescita rispetto al 2022, risultano ancora inferiori del 2% rispetto al 2019.

Torna a prevalere la quota di domanda turistica straniera: le presenze di turisti provenienti dall’estero rappresentano il 52,4% del totale.

Oltre la metà delle presenze turistiche del 2023 si concentra in estate: circa 262 milioni da giugno a settembre, il 58,6% del totale annuo. Nei territori corrispondenti ai 22 brand turistici mappati dall’Istat si concentra il 30% delle presenze turistiche del 2023. Le performance più significative in Costiera sorrentina e Capri, Costiera amalfitana, Val di Fassa e Val di Fiemme, Cinque Terre, con una
crescita superiore alla media nazionale sia rispetto al 2022 sia al 2019.

Nel 2023, le attività economiche più direttamente legate al turismo hanno dato occupazione a 385mila unità (+8,7% rispetto al 2022). Considerando l’intero settore turistico allargato, l’aumento degli occupati è pari a quasi 111,5mila unità (+5,8% rispetto al 2022).