(Teleborsa) - Con riguardo allo mosse di UniCredit su Commerzbank e Banco BPM, "l'associazione bancaria non è parte in queste vicende, perché si tratta appunto di associati, e non è nemmeno certamente un'autorità di vigilanza, quindi guardiamo e constatiamo la grande vivacità del mercato bancario italiano. È lontanissimo dalla foresta pietrificata e quindi constatiamo i cambiamenti positivi che sono avvenuti". Lo ha affermato Antonio Patuelli, presidente dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI), a margine del Salone dei Pagamenti.

"La questione è non è altro che in previsione di esami giuridici da parte delle autorità competenti, che sono innanzitutto quelle europee e noi non siamo autorità e non siamo parte", ha aggiunto.

Secondo Patuelli, "nelle operazioni di mercato valgono due fattori: i fattori strettamente di mercato, che sono quelli economici, e le regole con la vigilanza delle autorità, che per quello che riguarda le banche sono ancor più numerose e attente. Non ci sono altri commenti. Noi non siamo parte, non competiamo in questa vicenda, non siamo vigilanti, conosciamo le regole e conoscendo le regole non partecipiamo a dibattiti che sarebbero scomposti e fuori luogo", ha detto in merito a una domanda sul ventilato utilizzo da parte del governo del "Golden Power".

Anche a una domanda su MPS ha sviato: "È il mercato, sono gli azionisti che decidono, sono gli amministratori e i vigilanti. Tutti gli altri possono dire qualsiasi cosa liberamente e io non partecipo al dibattito politico, non mi inframetto a nulla perché non sono azionista di queste banche, non sono vigilante e non sono autorità né politiche né giudiziaria".