(Teleborsa) - "Quando si parla di intelligenza artificiale (AI), si parla di umanizzazione perchè ha preso la forma del linguaggio digitale. La compariamo alle rivoluzioni degli anni '80 con i PC e agli anni '00 con l'informatica, ma è un cambiamento radicale nel modo in cui consumiamo la conoscenza, ovvero un rinascimento della società con una nuova tecnologia". Lo ha affermato Uljan Sharka, CEO di IGenius, durante la sessione plenaria di apertura della nona edizione del Salone dei Pagamenti, l'appuntamento promosso dall'ABI che rappresenta l'evento di riferimento per l'innovazione nell'industria dei pagamenti, dei servizi finanziari e del fintech in Italia.

"L'AI è talmente dirompente che tocca l'evoluzione della società moderna - ha aggiunto - Il nostro approccio è abbracciare la regolamentazione come vantaggio competitivo. Non possiamo essere gli USA, quindi l'UE deve prendere diversità e frammentazione e trasformarla in un vantaggio competitivo".

Secondo Sharka, l'AI "porta un immediato cambiamento al sistema, dove il software è il sistema operativo della società. Questo crea degli shock nella società, dove si pensa che questo è un mercato consolidato, che il tech abbia autonomia strategica e dover perderemo posti di lavoro. Si tratta però di una trasformazione che richiederà molto più tempo di quanti molti pensano. Ci vorranno 10 anni per vedere impatti significativi, 20 anni per altri cambiamenti".

"Credo che il settore pubblico deve avere un ruolo nello sviluppo di unicorni dell'AI, ma non deve essere l'unico responsabile - ha detto il CEO di IGenius - L'Italia all'estero viene percepito come un paese forte. Abbiamo ottenuto molta fiducia all'estero perchè l'Italia viene vista come paese più forte".

Parlando della fase di mercato per lo sviluppo dell'AI, Sharka ha fatto un paragone con l'Olivetti: "Quelli che dicono di aver vinto stanno pagando le spese di ricerca e sviluppo. Ma stanno arrivando altri player, poi magari ci sarà qualcuno come la Apple all'epoca che perfezionerà la tecnologia. Noi cerchiamo di essere la Apple di questa generazione".