(Teleborsa) - L'Italia è stata una delle economie dell'Eurozona con i migliori risultati negli ultimi tempi. Il prodotto reale è superiore del 5,5% ai livelli precedenti la pandemia, rispetto al 4,6% dell'aggregato dell'Eurozona. È quanto emerge da un report di Jefferies – una delle principali società di investment banking e capital markets del mondo – sulle perfomance economiche dell’Italia. Il debito pubblico è sceso al 134,8% nel 2023, quasi 20 punti in meno rispetto al picco del 2020 e segnala che il governo prevede un deficit inferiore al 3% nel 2026.

Secondo il rapporto inoltre la crescita è ancora in ripresa. L'OCSE prevede che la crescita del PIL passerà dallo 0,7% nel 2024 all'1,0% nel 2025 e all'1,2% nel 2026. La stabilità politica, i fondi UE ancora da utilizzare e gli effetti ritardati degli investimenti fissi sosterranno le prospettive di crescita. Jefferies si attende inoltre che lo spread Italia-Germania cali fino a un livello inferiore ai 120 punti.

Infine, la società di investimento si attende però che l'invecchiamento demografico e l'affievolimento dell'impatto del superbonus saranno fattori di rischio per la crescita italiana.