(Teleborsa) - I sindacati autonomi che hanno organizzato lo sciopero di 24 ore del personale del Gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia tper e Trenord, (a eccezione delle regioni Piemonte e Valle d'Aosta) hanno dichiarato che l'adesione è stata del 75%. Disagi soprattutto al centro nord: migliaia i passeggeri fermi alle stazioni, mentre sono stati più di cento i treni cancellati in tutta Italia. I rappresentanti dei lavoratori chiedono interventi a tutela della sicurezza di chi opera sui binari, riduzione dell'orario di lavoro, maggiori riposi e aumenti di stipendio.

A Roma le corse dei treni cancellate, tra quelle in partenza e quelle in arrivo alla stazione Termini, sono state una trentina ed hanno riguardato soprattutto la fascia oraria della mattinata. Un numero simile di convogli cancellati anche alla stazione di Venezia-Santa Lucia. A Milano la mobilitazione ha coinvolto un buon numero di treni dell'alta velocità ma anche alcuni regionali e alcuni della Malpensa express, che collegano la città all'aeroporto.

L'Usb ha definito lo sciopero "un grande successo" che "ha visto una grande adesione da parte di tutto il personale delle società coinvolte con una media del 75% tra i ferrovieri dell'esercizio e punte del 100%". Per il sindacato autonomo si tratta di "un segnale fortissimo che non può più essere ignorato dalle aziende".

"I lavoratori hanno dato ancora una volta un segnale chiaro e sempre più forte - ha sottolineato l'unione sindacati di base - oltre alla grande e oramai costante partecipazione del personale di macchina e di bordo, ottimi segnali arrivano anche dagli altri settori delle ferrovie come vendita e assistenza, manutenzione e capistazione, che in alcuni impianti hanno incrociato le braccia in blocco".

"Tutto questo – ha aggiunto – tenendo conto dell'illegittimo e strumentale intervento della commissione di garanzia, che con un atto inedito ha impedito a Usb di attuare la tabella ridotta prevista in questi casi. Altrimenti sarebbe stato facile immaginare numeri persino superiori".