(Teleborsa) - La mobilità a basso impatto ambientale è una priorità condivisa per migliorare la qualità di vita dei cittadini e per salvaguardare il nostro pianeta, e figura tra gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Brescia Mobilità, la società del Comune di Brescia nata il 28 dicembre 2001 dalla scissione di ASM Brescia SpA per realizzare e gestire gli spostamenti di 200 mila persone, sta facendo molto per migliorare la vivibilità del territorio, ridurre la congestione stradale e favorire soluzioni ecologiche, eco-compatibili e tecnologicamente all’avanguardia. Come emerge dal Bilancio di Sostenibilità 2023, infatti, continua a rafforzare il proprio impegno verso una mobilità urbana sostenibile basata su una strategia integrata che spazia dall'innovazione tecnologica alla tutela ambientale, e rappresenta un driver fondamentale per il futuro della città e del territorio circostante.
Le azioni messe in campo dal gruppo Brescia Mobilità si allineano di fatto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite e vanno tutte in un’unica direzione: adottare cioè soluzioni innovative per ridurre gli impatti negativi legati alla mobilità tradizionale.
Iniziative come l’intermodalità - che integra autobus, metropolitana e bike sharing - mirano ad esempio a ridurre l’uso di veicoli privati, diminuendo così le emissioni e migliorando la qualità dell’aria. Non solo: anche l’arte, a Brescia, gioca un ruolo cruciale nel rivoluzionare la mobilità urbana con Joys, figura di spicco della scena urban internazionale. Il museo d'arte urbana a cielo aperto di Brescia continua ad arricchirsi, trasformando lo storico deposito Metro in un centro pulsante di arte contemporanea per realizzare il primo Metro Urban Museum d’Italia, dopo gli interventi di Luca Font e Demsky. Con il progetto "YARDA", Joys regala dunque alla città un'opera che si sviluppa su due binari: un treno d'arte che diventa una vera e propria tela in corsa e un murale monumentale su uno degli edifici principali del deposito di Via Magnolini 3.
"YARDA" prende forma contemporaneamente sia sul treno della metro, decorato esternamente per portare l'arte in movimento attraverso la città, sia sulla facciata del deposito, arricchita da tonalità di verde che si fondono con l'architettura circostante.
Si tratta di un nuovo intervento artistico che prosegue il dialogo tra contemporaneo, patrimonio e spazio pubblico avviato durante l'anno di Brescia Bergamo Capitale della Cultura, integrando l'arte nel paesaggio urbano e offrendo ai cittadini una prospettiva nuova e "in movimento" dei linguaggi artistici contemporanei. Lanciata nel 2023 per celebrare i dieci anni della metropolitana e l'anno di Brescia Bergamo Capitale della Cultura, l'idea di un museo d'arte urbana a cielo aperto di Brescia è nata con l'opera "Connessioni" di Luca Font, inaugurata ad aprile: in quell’occasione l’artista ha trasformato il deposito della metro in una superficie murale di 400 mq e ha decorato i vagoni, convertendoli in un treno d'arte che racconta la mobilità e la sostenibilità attraverso geometrie minimaliste e colori vivaci. Nel mese di giugno 2023, Demsky ha creato "Hypr Metrobot", un'esplosione di colori e forme digitali ispirate ai videogiochi arcade, portando un'estetica innovativa ad uno degli edifici del deposito. Entrambi i progetti hanno reso la metropolitana una piattaforma d'arte pubblica accessibile a tutti, ora ancor più ricca e colorata con YARDA, creando momenti di bellezza quotidiana e un dialogo continuo tra innovazione artistica e spazio urbano.
Lo scopo di iniziative come questa è incrementare l'uso dei mezzi pubblici con lo scopo, anche, di ridurre l'inquinamento: un’auto di media taglia, infatti, emette 168 grammi di CO2 per ogni chilometro (è il secondo mezzo più inquinante), mentre viaggiare in metro produce solo 20 g/km di CO2. L’arte di Joys, con il sostegno di Metro Brescia (che è entrata a far parte del gruppo Brescia Mobilità nel 2013), si mette al servizio della comunità per incentivare i cittadini a spostarsi con mezzi più sostenibili circondati dalle sue inconfondibili geometrie colorate. "Il progetto di Metro Brescia – ha dichiarato – mi ha ispirato sin dal principio. L'opportunità di realizzare un intervento pittorico su larga scala all'interno del deposito e, allo stesso tempo, creare un 'treno d'arte viaggiante' è per me una soddisfazione enorme. Questo treno, che porta il mio segno stilistico combinato con una tecnica grafica digitale moderna, viaggia insieme al pubblico, diventando un'opera in movimento, fruibile da tutti".