(Teleborsa) - Eurotech, società quotata su Euronext STAR Milan che progetta, sviluppa e fornisce Edge Computer e soluzioni per l'Internet of Things (IoT), ha registrato un fatturato dei primi nove mesi del 2024 pari a 43 milioni di euro, rispetto a 70,01 milioni dei nove mesi del 2023. Il decremento a cambi costanti ammonterebbe a 37,2%, mentre a cambi storici il decremento è del 38,6%.

L'EBITDA adjusted ammonta a -3,26 milioni di euro (-7,6% dei ricavi), rispetto a 3,80 milioni nel 2023 (5,4% dei ricavi). Il risultato netto di Gruppo è pari a -7,90 milioni di euro (-18,4% dei ricavi), mentre era di -1,23 milioni nello stesso periodo del 2023.

Il Gruppo presenta al 30 settembre 2024 un indebitamento finanziario netto di 21 milioni, rispetto ad un importo di 20,6 milioni al 31 dicembre 2023. La variazione della posizione finanziaria netta è stata determinata principalmente, oltre che dal versamento di Emera, da una generazione di cassa operativa di 0,7 milioni e da un utilizzo di cassa di 3,7 milioni per investimenti e rimborso di interessi correlati ai finanziamenti passivi.

Eurotech spiega che permane una situazione di bassa visibilità, caratterizzata dal rilascio degli ordini da parte dei clienti per lo stretto indispensabile nel breve termine. Tuttavia, dopo un primo semestre particolarmente interlocutorio sulla raccolta ordini, si è registrato un progressivo incremento dell'interesse dei clienti nella discussione di nuove opportunità di business e di richieste d'offerta, con un'accelerazione del fenomeno negli ultimi due mesi. Questa dinamica si dovrebbe tradurre in un incremento del portafoglio ordini nei mesi a venire, propedeutico per una ripresa della crescita nel corso del 2025.

Il fatturato del quarto trimestre sarà superiore rispetto a quello del terzo trimestre, ma sarà tuttavia ancora impattato dai fattori macro che hanno caratterizzato l'andamento del business anche nei trimestri precedenti: la contrazione del settore industriale a livello mondiale, l'atteggiamento attendista (wait-and-see) dei clienti in Europa, il destocking in Giappone e la recessione in Germania.

Le azioni di razionalizzazione della struttura operativa annunciate a maggio sono state implementate e l'obiettivo di abbassare il run-rate del Gruppo di 4 milioni nel 2025 rispetto al 2023 è stato centrato.