(Teleborsa) - Ferretti ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile in aumento di circa lo 0,5% a 62,2 milioni di euro, principalmente per via della fine dei benefici fiscali per perdite pregresse di cui godeva il Gruppo fino alla fine dell’anno fiscale 2023.

L'EBITDA adjusted, infatti, è stato pari a 138,2 milioni, con un incremento di circa il 10,7% rispetto ai primi nove mesi del 2023, con un EBITDA adjusted margin pari a 16%, in aumento di 100 punti base rispetto al 15% dei primi nove mesi del 2023. I ricavi netti sono aumentati di circa il 3,8%, attestandosi a circa 865,3 milioni, grazie al portafoglio ordini accumulato nel 2023 e nel 2024.

Nei primi nove mesi del 2024, la raccolta ordini era pari a 736,9 milioni, in lieve rallentamento rispetto allo stesso periodo del 2023 (875 milioni), principalmente per via dell’andamento del segmento Composite e in parte dall’andamento del segmento
Made-to measure. Al 30 settembre 2024 il portafoglio ordini ammontava a 1.326,3 milioni, in diminuzione di circa il 9,9% rispetto al 30 settembre 2023 (1.471,7 milioni) per via della normalizzazione della raccolta ordini nel corso del 2024.

La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2024 era di 149,6 milioni di liquidità netta rispetto a 237 milioni di liquidità netta al 30 giugno 2024.

Confermata la guidance di medio termine, mentre il Gruppo ha aggiornato la guidance 2024, prevedendo una crescita dei ricavi del +4/6,2% (da +9,8/11,6%), un adjusted EBITDA in aumento del +9,3-12,3% a 186ì5,190 milioni (da +15,2%/18,2% a 195-200 milioni) ed EBITDA adjusted margin invariato al 16-16,1%.