(Teleborsa) - Banca Monte Paschi di Siena ha chiuso i conti al 30 settembre con "risultati solidi, che confermano capacità crescita trimestre su trimestre, generando capitale e dividendi". Lo ha ribadito l'Ad della Luigi Lovaglio, nel corso della presentazione dei risultati dei 9 mesi alla comunità finanziaria.
L'Ad ha confermato la "capacità della Banca di generare capitale in maniera organica", che implica la "possibilità di cogliere opportunità che creeranno valore".
Rispondendo ad una domanda su Anima e sulla posizione di MPS, Lovaglio ha parlato di una "operazione interessante" ed ha confermato che la Banca continuerà a "seguire l'evolversi della situazione". "Ci concentriamo sulla crescita organica. E' bello avere un eccesso di capitale - ha sottolineato rispondendo ad un'altra domanda - perché ci dà la possibilità di guardarci intorno e di cogliere le opportunità che si potrebbero materializzare sul mercato, ma per il momento siamo concentrati sul nostro piano industriale".
Presentando i risultati, il manager ha anche confermato che il risultato netto di MPS vicino a 1,6 miliardi di euro ed in crescita di quasi il 70%, "conferma la redditività sostenibile" della Banca. "Stiamo continuando a crescere grazie al nostro piano industriale, convinti che potremo procedere più rapidamente grazie ai nostri risultato operativi. Siamo convinti che riusciremo a superare gli obiettivi".
Rispondendo ad una domanda sulla Guidance 2024, Lovaglio ha confermato "abbiamo avuto utile pre-tasse di 1,1 miliardi, che ci permette di superare il target iniziale di 1,3 miliardi, perché ci aspettiamo che l'ultimo trimestre non sia diverso dalla media dei tre trimestri precedenti".
I numeri dei nove mesi - ha spiegato - evidenziano un leggero calo dei prestiti alla clientela, che l'Ad definisce "in linea con la performance di mercato", da ricollegare ad "una domanda debole, causata da tassi interesse alti", anche se "la quota di mercato è aumentata". Per quanto riguarda la crescita delle commissioni, il manager ha affermato "deriva da forza della nostra rete" e "aiuta a costruire nostro futuro".
Lato costi, Lovaglio ha spiegato "continuiamo a concentrarsi sull'ottimizzazione dei costi, facendo leva su una gestione efficiente e su un team manageriale esperto". Il manager ha poi spiegato che l'aumento dei costi è collegato soprattutto al rinnovo dei contratti collettivi lo scorso anno e che la performance operativa ha invece compensando questo effetto.
Forte la posizione di liquidità della Banca. Nel commentare i numeri di periodo, Lovaglio ha sottolineato "abbiamo ridotto di 3 miliardi la dipendenza dai finanziamenti della BCE, che si è attestata ora al 7% del totale, al di sotto del 13% previsto dal piano".