(Teleborsa) - Enel ha firmato oggi un ulteriore importante accordo con i sindacati - Filctem-CGIL, Flaei-CISL, Uiltec-UIL - a favore di un welfare sempre più inclusivo e attento ai nuovi bisogni delle persone. Sono state adottate diverse misure innovative e migliorative rispetto alle attuali previsioni di legge, che faciliteranno l'equilibrio vita-lavoro e le esigenze familiari. Questa intesa posiziona il Gruppo tra le aziende leader nel welfare aziendale.
"Con l’accordo sono state introdotte nuove misure di welfare per rispondere ai bisogni emergenti e per sostenere il giusto equilibrio vita-lavoro", commenta Elisabetta Colacchia, Direttrice People&Organization del Gruppo Enel, aggiungendo "un approccio solido e concreto, che risponde ai bisogni di una società in evoluzione e promuove ulteriormente i principi di inclusività e sostenibilità in tutte le misure di welfare adottate".
Fra le novità introdotte dal nuovo accordo: l'estensione del congedo di paternità, che prevede 20 giorni in più di congedo, in aggiunta ai 10 già previsti dalla legge; l'aumento dell'indennità al 90% della retribuzione, laddove la normativa di legge riconosce una indennità all'80%, per le giornate di congedo parentale riconosciute a madri e padri, alternativamente, fino al sesto anno di vita del bambino; l’indennità al 60% per i restanti mesi spettanti alla madre e al padre fino al dodicesimo anno di vita del bambino, ed al 45% per ulteriori 3 mesi, cui i genitori hanno diritto in alternativa tra loro fino al dodicesimo anno di vita del bambino; previsti permessi retribuiti di un giorno per l’inserimento dei figli all’asilo nido e/o alla scuola materna, o in occasione della laurea e del diploma di scuola secondaria di primo e di secondo grado; permesso orario fino alle ore 11.00 per posticipare l’inizio della giornata lavorativa in occasione del primo giorno di scuola primaria del proprio figlio, e un giorno di permesso retribuito all’anno per i nonni in occasione della nascita dei nipoti; per i caregivers previsti 2 giorni di permesso retribuito all’anno per esigenze di assistenza e cura di genitori anziani, per i dipendenti che non fruiscono delle misure previste dalla legge 104; permessi per lutto e grave infermità estesi a 5 giorni complessivi annui di permesso retribuito (2 giorni aggiuntivi rispetto alla legge) per decesso, grave infermità, ricovero o intervento chirurgico anche degli affini di primo grado (suoceri/suocere), oltre che dei parenti entro il secondo grado di parentela o del convivente, già previsti dalla legge.