(Teleborsa) - L'interminabile sciopero di Boeing è finito. I lavoratori hanno accettato l'accordo proposto dall'azienda, ponendo fine a ben sette settimane di proteste, tornando alle loro attività. L'accordo è stato raggiunto su un testo che ha subito vari ritocchi.

Il costo dello sciopero per l'azienda sarà piuttosto ingente: si stima un impatto negativo di oltre 10 miliardi di dollari che andrà a gravare sui conti..

L'accordo sindacale

La IAM - International Association of Machinists and Aerospace Workers, il principale sindacato rappresentativo del settore aeronautico, ha deciso di accettare l'accordo messo sul piatto da Boeing, ponendo fine alla protesta che ha coinvolto i circa 33.000 dipendenti per sette settimane. Una protesta così negli Stati Uniti non si era mai vista.

Con il voto favorevole del 59% dei lavoratori, i Distretti 751 e e W24 della IAM hanno ratificato l'accordo, consentendo il ritorno in attività dei lavoratori nei due più importanti stabilimenti di assemblaggio a Seattle.

Le condizioni accettate

Il nuovo contratto prevede un aumento salariale del 38% in quattro anni (13%, 9%, 9%, 7%), che si somma al 43,65% per tutta la durata dell'accordo, più un bonus di firma del valore di 12.000 dollari, che i lavoratori potranno scegliere se ricevere in busta paga o nel contributo al piano pensionistico.

C'è poi il ripristino del piano di incentivazione Ampp con payout minimo garantito dle 4% a partire da febbraio 2025 per il 2024, una riduzione dei costi dell'assistenza sanitaria, un aumento del contributo speciale dell'azienda del 4% al piano di risparmio pensionistico ed un abbattimento della corrispondenza del datore al piano dal 100% all'8%.