(Teleborsa) - Durante l'inaugurazione di Ecomondo 2024 il Ministro dell'ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha riportato dati incoraggianti relativamente al ritmo di installazione di energie rinnovabili ed allo sviluppo energetico del Paese.

"Da un lato stiamo crescendo con le rinnovabili: l'aver superato l'energia elettrica di produzione fossile durante il primo semestre 2024 è un dato secondo me rilevante. Poi naturalmente è un elemento che va visto in un periodo più lungo, va visto con l'obiettivo 2030 e 2050", ha sottolineato il Ministro durante il punto stampa.

"Noi stiamo crescendo con l'eolico - ha ricordato - e con il fotovoltaico, stiamo rinnovando le concessioni geotermiche anche di nuova generazione".


Il Ministro ha indicato anche una data orientativa per lo stop all'utilizzo del carbone per produrre energia elettrica, che deve ancora essere fissata, ma non andrà oltre l'autunno del 2025.

Nonostante i dati incoraggianti resta un problema relativo alle grandi opere, ne sono un esempio concreto i due parchi eolici previsti tra Rimini e Ravenna, che sono stati autorizzati, ma non ancora realizzati.

"Purtroppo ci sono delle tempistiche molto dilatate nel sistema di autorizzazione. C'è stata anche una valanga di istanze.", ha riconosciuto Pichetto, aggiungendo "a fronte di 30-40 istanze da valutare fino a 5-6 anni fa, adesso parliamo di di 1.500, quindi dobbiamo certamente arrivare - con la massima trasparenza - a un modello decisionale molto più rapido".

Sempre nell'ottica di decarbonizzazione arriva anche una data per la legge delega sul nucleare. "Stiamo definendo l'articolato, quindi entro fine anno. Facciamo il 4 gennaio, non le dico perché", ha scherzato il Ministro.

Uno sviluppo a breve termine dell'energia nucleare è in ogni caso all'interno dell'agenda del ministero. "Io credo che nel prossimo decennio si creeranno le condizioni per avere il prodotto, che vuol dire avere questi piccoli reattori, perchè nel prossimo futuro non si faranno più le grandi centrali", ha ricordato il titolare del MASE.

"Questi piccoli reattori devono essere sicuri, naturalmente con tutte le garanzie del caso, e serviranno per produrre più energia, perché la domanda di energia è destinata a raddoppiare nel prossimo futuro: oggi consumiamo 300 miliardi di kW all'anno andremo ben oltre 600.000", ha detto Pichetto, spiegando "possiamo aumentare il fotovoltaico di giorno, l'eolico quando c'è il vento, ma già oggi importiamo più del 10% della nostra energia da fonte nucleare francese, quindi il lavoro che dobbiamo fare è quello di creare il mix più opportuno tra tutte le fonti energetiche".

L'evoluzione del sistema energetico nazionale e il conseguente abbattimento dei costi è un elemento fondamentale per lo sviluppo industriale del Paese. "Il Paese non vive di contributi, occorre essere competitivi per vendere il prodotti e credo che alcune
azioni che stiamo portando avanti, tipo l'energy release o gas release, possono portare le società più energivore almeno a mantenersi competitive col resto d'Europa".