(Teleborsa) - La recente vicenda di Banca Progetto, riguardo alla presunta debolezza di alcuni sistemi di governance, è solo uno degli ultimi spunti che spinge Standard Ethics ad una ricognizione sulle banche non quotate italiane.

In molti casi, si osserva come i temi ESG non siano allineati alle indicazioni internazionali, oppure si nota l'assenza di rating indipendenti circa la qualità delle politiche di Sostenibilità, o emerge una interpretazione più formale che sostanziale dell'ESG risk management, si legge in un'analisi dell'agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.

È ampio il ricorso a consulenze esterne sui temi di Sostenibilità, ma un uso eccessivo potrebbe non agevolare una adeguata cultura aziendale e nascondere delle debolezze strutturali. Problemi simili a quelli un tempo osservati dall'Agenzia in alcuni studi pubblicati tra il 2005 ed il 2006, riguardanti le grandi banche quotate.

La ricognizione di Standard Ethics verterà su elementi sostanziali per esaminare: l'allineamento alle indicazioni di Sostenibilità provenienti da Onu, Ocse e Ue; la qualità delle comunicazioni pubbliche in ambito di ESG, ESG RiskManagement e governance; l'eventuale presenza di rating indipendenti forniti da agenzie che adottano i principi previsti dal regolamento Ue in materia di rating di Sostenibilità.