(Teleborsa) - BNL, controllata italiana del colosso francese BNP Paribas, ha comunicato che depositi sono in aumento del 3,7% nel terzo trimestre 2024 rispetto al terzo trimestre 2023, da un lato con un incremento nei segmenti della clientela Corporate e Private Banking e dall'altro con una buona tenuta dei margini sui depositi in tutti i segmenti di clientela. La raccolta indiretta (assicurazioni vita, fondi comuni e raccolta amministrata) cresce del 9,8% rispetto al 30/09/2023, grazie ad afflussi di raccolta netta positiva ed a un effetto di mercato favorevole.

La raccolta netta nel Private Banking si attesta a 1,3 miliardi di euro nel 3T24 e registra una considerevole crescita sul 3T23 (+29%).

Gli impieghi nel segmento Corporate si stabilizzano rispetto al 2T24, con una ripresa della produzione di nuovi prestiti a medio e lungo termine. Gli impieghi sono complessivamente in calo del 4,5% rispetto al 3T23 e del 3,3% sul perimetro al netto dei crediti deteriorati.

Il margine di intermediazione si attesta a 682 milioni di euro (+3,3%/3T23). Il margine d'interesse è in crescita del 2,9%, sostenuto dal margine sui depositi in parte controbilanciato dal calo dei volumi e dei margini sui prestiti. Le commissioni sono inoltre in aumento del 3,8% rispetto al 3T23, per effetto dell'incremento delle commissioni finanziarie.

Pari a 418 milioni di euro, i costi operativi sono in calo del 6,6% (+1,7% al netto del contributo al FITD [DGS] di 36 milioni di euro nel 3T2321).

Il costo del rischio, pari a 114 milioni di euro, è in aumento del 15,6%/3T23, a causa di un effetto modello non ricorrente e di una cessione di crediti deteriorati. Nel 3T/24, si attesta a 62 punti base in rapporto agli impieghi alla clientela e registra una costante diminuzione dal 2014 (179 punti base).

Di conseguenza, dopo l'attribuzione di un terzo dei risultati del Private Banking alla linea di business Wealth Management (divisione IPS), BNL genera un utile ante imposte di 142 milioni di euro, in significativo rialzo (+28,9%/3T23); al netto del contributo 2024 al Fondo Interbancario per la Tutela dei Depositi (contabilizzato nel secondo trimestre 2024, mentre nel 2023 era stato computato nel secondo semestre), si registra una sostanziale stabilità.