(Teleborsa) - Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, nel terzo trimestre 2024 il PIL è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dello 0,4% su base annua.

"L’economia italiana è in frenata, e a pochi giorni dalla diffusione del Documento Programmatico di Bilancio, i risultati di crescita indicati dal governo sembrano sempre più difficili da conseguire. A pesare, la debolezza del contributo della spesa delle famiglie, che continua a crescere a ritmi troppo lenti ed incompatibili con variazioni del PIL pari o superiori all’1%. A sostenere il PIL, ancora una volta, è il turismo, grazie al buon andamento della stagione estiva, soprattutto grazie all’incremento dei visitatori provenienti dall’estero". Così Confesercenti nel commentare le stime Istat.

Secondo Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING, "la stima preliminare di oggi è chiaramente deludente e lascia una crescita acquisita per il 2024 dello 0,4%. Anche un rimbalzo nel quarto trimestre, che noi continuiamo a prevedere, lascerebbe probabilmente la crescita media del PIL italiano per il 2024 nell'area dello 0,5-0,6%, ben al di sotto della previsione dell'1% recentemente ribadita dal governo italiano nel suo piano strutturale a medio termine presentato alla Commissione UE nell'ambito della nuova governance fiscale".

"Il Paese è fermo. Con una variazione acquisita per il 2024 pari allo 0,4% l'obiettivo di avere una crescita per l'anno in corso dell'1% è diventato ormai un miraggio", ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Peraltro a salvarci da un ribasso del PIL è solo il settore terziario, probabilmente trascinato dal turismo e, quindi, destinato a ridimensionarsi nel quarto trimestre. Preoccupante invece, in prospettiva, la forte riduzione dell'industria", ha aggiunto Dona.

"I numeri dimostrano come l’Italia registri una crescita insoddisfacente, e su tali dati pesa la situazione di crisi dei consumi, con le famiglie che, nonostante il ridimensionamento dell'inflazione, continuano a contrarre la spesa – ha spiegato il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – Il vero motore dell’economia sono proprio i consumi dei cittadini, e in tale direzione il governo deve correre ai ripari varando misure specifiche per far ripartire gli acquisti delle famiglie, che nel corso del 2024 registrano un calo del -0,9% su anno con punte del -1,1% per gli alimentari, con effetti negativi diretti in tutti i comparti e sul PIL nazionale".