(Teleborsa) - Con l'arrivo dell'inverno, è tempo di accendere i riscaldamenti in molte aree d'Italia, comportando un inevitabile aumento dei consumi e delle spese per il gas. Tuttavia, il costo della materia prima è sceso rispetto al 2023, aprendo nuove possibilità di risparmio. I dati dell’Osservatorio Segugio.it evidenziano infatti una riduzione del prezzo del gas naturale pari al -22% nel terzo trimestre e -14% per ottobre, rendendo le tariffe a prezzo bloccato particolarmente competitive e quasi allineate a quelle indicizzate.

Dal 15 ottobre è iniziata ufficialmente la stagione dei riscaldamenti, con attivazioni programmate per le diverse zone climatiche del paese. Gli utenti con riscaldamento autonomo, maggiormente esposti a variazioni di consumo, possono beneficiare della riduzione dei costi della materia prima e dell'offerta di tariffe a prezzo fisso fino al -34% rispetto al 2023.

Paolo Benazzi, Utilities Managing Director di Segugio.it, sottolinea "Per un lungo periodo le offerte a prezzo fisso permettevano di bloccare il costo della materia, si, ma di bloccare a valori più alti rispetto all’indice su cui si basano le offerte variabili. Questo poneva il consumatore di fronte a una scelta: un prezzo sicuro per 12 mesi ma meno aggressivo nell’immediato, oppure il costo più basso possibile senza certezze per i prossimi mesi? Oggi, questo dualismo tra fisso e variabile risulta meno netto, con le offerte a prezzo bloccato che permettono non solo di fissare il prezzo, ma di fissarlo a valori anche molto competitivi".

La rimozione dell'IVA agevolata al 5% ha riportato l'aliquota al 10% per consumi fino a 480 Smc e al 22% per quelli superiori, ma il calo del prezzo del gas compensa in parte questa modifica, rendendo questo periodo ideale per bloccare le tariffe e gestire i costi invernali in modo più prevedibile.