(Teleborsa) - ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), gli imprenditori e le imprese sono "sconcertati" dalla decisione del Governo italiano di decurtare di oltre 4,6 miliardi di euro il "Fondo automotive" destinato all'adozione di misure a sostegno della riconversione della filiera.

Viene fatto notare che l'automotive è il principale settore manufatturiero italiano, conta oltre 270.000 addetti diretti, ha un fatturato di oltre 100 miliardi di euro ed è l'unico a cui è richiesta una trasformazione obbligatoria epocale in pochi anni.

Inoltre, oltre alle sfide del Green Deal, le aziende italiane stanno anche affrontando una "conclamata" crisi industriale a livello nazionale, che, unita al forte calo dei volumi di mercato a livello europeo, ne sta mettendo seriamente a rischio la sopravvivenza.

"Il taglio previsto dal Disegno di Legge di Bilancio 2025 alle già scarse risorse stanziate nel 2020 è un'inaccettabile fulmine a ciel sereno che contraddice in maniera clamorosa l'importante attività che il Governo sta svolgendo in Europa a favore del settore per migliorare la regolamentazione, e che annulla questi mesi di intenso lavoro del "Tavolo Sviluppo Automotive", che hanno portato ANFIA, le parti sociali e le Regioni con vocazione automotive a proporre al Governo un piano d'azione per supportare la filiera", si legge in una nota.

L'auspicio di ANFIA è quello di vedere fortemente ridotto il taglio nell'iter di approvazione della manovra in Parlamento.