(Teleborsa) - "Abbiamo un outlook cupo sul mercato della chimica, quindi i miglioramenti in Versalis arriveranno dalle azioni che metteremo in campo, come la revisione del nostro portfolio". Lo ha detto Adriano Alfani, Amministratore Delegato di Versalis (Eni), durante la call con la comunità finanziaria sui risultati per i primi nove mesi dell'anno.
Nel terzo trimestre 2024, il business della Chimica gestito da Versalis ha riportato una perdita operativa proforma adjusted pari a 193 milioni di euro, in leggera riduzione rispetto alla perdita del terzo trimestre 2023. Tale risultato riflette il calo della domanda in tutti i segmenti di business dovuto al rallentamento macroeconomico e ai maggiori costi di produzione in Europa che hanno ridotto la competitività delle produzioni di Versalis rispetto ai competitors americani ed asiatici in un contesto di eccesso di offerta. Nei nove mesi 2024, la perdita proforma adjusted di 583 milioni di euro, (perdita di 377 milioni di euro nei nove mesi 2023).
Eni ha quindi finalizzato un piano di trasformazione, decarbonizzazione e rilancio del business della chimica, che prevede investimenti di circa 2 miliardi di euro e la riduzione di circa 1 mln tonnellate delle emissioni CO2, pari a circa il 40% del totale Versalis. Gli investimenti riguarderanno lo sviluppo di nuove piattaforme di prodotto in attività downstream a elevato valore quali le rinnovabili, l'economia circolare e i mercati in crescita dei prodotti specializzati, dove Versalis ha acquisito un eccellente posizionamento competitivo, riducendo al contempo l'esposizione alla chimica di base. Il piano di trasformazione comprende anche lo sviluppo di attività nella bioraffinazione e nell'accumulo di energia presso gli esistenti siti industriali.
Il piano si propone di recuperare la profittabilità con ricadute positive sui livelli occupazionali. Su quanto il piano di rilancio possa andare veloce, l'AD si mostra cauto: "Sarà graduale e dipenderà dalla velocità delle azioni di ristrutturazioni. Un miglioramento dello scenario potrebbe essere un booster, ma vogliamo essere cauti", con "miglioramenti nel giro di 4-5 anni". In merito alle interlocuzioni con i sindacati, Alfani ha detto che "capiscono che la società non può continuare a bruciare cassa e qualcosa va fatto".
Quando gli sono state chieste delle stime più specifiche per l'anno prossimo, Alfani ha detto che "dal punto di vista dell'EBITDA nel 2025, è improbabile che possiamo essere in breakeven nel 2025 in questo scenario, ma vogliamo avere una performance migliore del 2024".