(Teleborsa) - Pronta la stretta sulle detrazioni ma solo per i redditi superiori a 75mila euro e con un meccanismo di quoziente familiare a salvaguardia dei nuclei più numerosi anche se facoltosi. La manovra presentata in Parlamento guarda dunque alla famiglia e alla natalità a partire dal bonus nuovi nati.
Previsti anche l'estensione alle autonome della detassazione per le mamme lavoratrici, ma con un tetto al reddito, e il rafforzamento del bonus nido. Cambia, dunque, il tetto di reddito oltre il quale vengono riviste le tax expenditures e sale di 25mila euro rispetto ai 50mila ipotizzati in conferenza stampa dal viceministro Leo.
Il taglio impatterà in particolare sui single con redditi alti ma anche su chi, sempre benestante, ha uno o due bambini. Solo chi ha tre figli o ne ha uno con disabilità potrà scontare spese (diverse da quelle sanitarie e dai mutui ma in questo caso solo per quest'anno) fino a 14mila euro se il reddito è tra i 75mila e i 100mila euro e fino a 8mila se è superiore ai 100mila. La spesa massima è dimezzata a 7mila e 4mila per chi non ha figli. E arriva a 9.800 per chi ha un figlio e a 11.900 per chi ne ha due.