(Teleborsa) - Eni ha chiuso il terzo trimestre dell'anno con solidi risultati, grazie all’efficace esecuzione della strategia e alla disciplina finanziaria, nonostante un contesto difficile caratterizzato dall’indebolimento del prezzo del petrolio, dall rafforzamento dell’euro e dalla flessione dei margini di raffinazione e dei prodotti chimici.

L'Amministratore delegato Claudio Descalzi, nel commentare i numeri del trimestre, ha parlato di risultati "migliori delle aspettative" e di una performance di cassa e redditività "eccellenti in un contesto operativo meno favorevole".

I numeri del trimestre

Nel terzo trimestre 2024, la produzione di idrocarburi è aumentata del 2% a 1,661 milioni di boe/g, mentre la capacità istallata da fonti rinnovabili è cresciuta del 24% a 3,1 GW dai 2,5 del pari periodo del 2023. Il Gruppo ha conseguito un utile operativo proforma adjusted di 3,4 miliardi di euro, che si confronta con i 3,95 miliardi dell'anno prima, mentre l’utile netto adjusted si è attestato a 1,3 miliardi di euro.

Il flusso di cassa adjusted del trimestre è risultato pari a 2,9 miliardi, sostenuto dai continui progressi nell’attuazione della strategia, dal contributo dei nuovi progetti, dalla crescita dei business legati alla transizione e dalle azioni di efficienza e di disciplina finanziaria. Nei nove mesi 2024 il flusso di cassa operativo adjusted prima del capitale circolante è stato pari a 10,7 miliardi, ampiamente superiore al fabbisogno per gli investimenti organici di 6,1 miliardi.

Il free cash flow organico di 4,6 miliardi di euro ha finanziato la remunerazione degli azionisti pari a 3,4 miliardi e, unitamente agli incassi da dismissione pari a 1,7 miliardi, ha consentito di contenere l’indebitamento finanziario netto a 12 miliardi, considerando l’acquisizione di Neptune.

Risultati divisionali

Nel terzo trimestre 2024, il settore Exploration & Production ha conseguito un utile operativo proforma adjusted di 3,2 miliardi di euro, nonostante l’indebolimento del Brent e l’apprezzamento dell’euro abbiano influenzato sia il confronto con il trimestre dell’anno precedente (-5%) sia quello sequenziale (-9%).

Il settore GGP (gas e LNG) ha conseguito un utile operativo proforma adjusted di 0,25 miliardi, in forte crescita (+65%) rispetto al 2023, per effetto dell’ottimizzazione del portafoglio gas e GNL. Enilive ha riportato un utile operativo proforma adjusted di 0,18 miliardi, mentre Plenitude ha ottenuto un utile operativo proforma adjusted di 0,13 miliardi. L’utile operativo proforma adjusted di Refining ammonta a 0,03 miliardi, mentre la chimica ha registrato perdite per 0,2 miliardi.

L'Outlook 2024

Quanto alle previsioni per il 2024, Eni conferma l'EBITDA proforma adjusted di circa 1 miliardo per ciascun segmento, nonostante un mercato sfavorevole. La capacità rinnovabile installata è prevista attestarsi a 4 GW a fine anno (+30% rispetto all'anno precedente). Riconfermate le aspettative sui risultati consolidati di Gruppo, al netto degli effetti di scenario (prezzo Brent, dollaro ecc),che includono un EBIT proforma adjusted di Gruppo pari a 14 miliardi ed un CFFO adjusted ante variazione del capitale circolante a 13,5 miliardi.

Investimenti organici attesi ad un valore inferiore ai 9 miliardi, mentre gli investimenti al netto delle dismissioni sono confermati
ad un valore inferiore ai 6 miliardi su base proforma.

Il piano di dismissioni sta procedendo rapidamente e con eccellente visibilità sulla tempistica di realizzazione della maggior parte degli 8 miliardi di incassi netti previsti nel piano quadriennale. Considerando che il piano di dismissione sta procedendo "meglio delle aspettative iniziali", Eni conferma l’aumento del piano di buyback 2024, che ora è atteso pari a 2 miliardi, +25% rispetto alla guidance precedente di 1,6 miliardi e +80% rispetto al piano annuale originale. Questo incrementerà il ritorno totale di cassa agli azionisti a circa il 38% del CFFO.

Il dividendo

A seguito dell'approvazione dell’ultima Assemblea degli Azionisti di un dividendo di 1 euro per azione per l'esercizio 2024, che rappresenta un aumento del 6% rispetto al 2023, la seconda rata trimestrale del 2024 di 0,25 euro per azione sarà pagata il 20 novembre 2024 con data di stacco cedola il 18 novembre 2024.