(Teleborsa) - "Il buyback è uno strumento flessibile e non c'è una strada tracciata. Noi dichiariamo una certa percentuale di distribuzione o un range rispetto al CFFO, chiaramente diviso tra dividendi e buyback. Poi il buyback può essere alzato con miglioramento della nostra performance o dello scenario". Lo ha affermato Francesco Gattei, Chief Transition & Financial Officer di Eni, durante la conference call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2024.
"E c'è la possibilità, come fatto quest'anno, di cambiare questa percentuale per un miglioramento - ha spiegato - Quando annunciamo la distribution policy c'è quindi un floor, con la decisione che è protetta in ogni scenario. Credo che sia un modello attrattivo e non possiamo essere più precisi perché la volatilità del mercato energetico è alta".
Considerando che il piano di dismissione sta procedendo meglio delle nostre aspettative iniziali, Eni ha oggi confermato l'aumento del piano di buyback 2024, che ora è atteso pari a 2 miliardi di euro, +25% rispetto alla guidance precedente di 1,6 miliardi di euro e +80% rispetto al piano annuale originale. Questo incrementerà il ritorno totale di cassa agli azionisti a circa il 38% del CFFO.
"Si tratta di una distribuzione altamente competitiva e attraente con uno yield dell'11,5%", ha sottolineato il manager.
In merito alla possibilità di rivedere la politica di remunerazione con il nuovo piano il prossimo anno, Gattei non ha voluto fornire indicazioni precise, ma ha detto che "l'idea generale è che vogliamo rinforzare la società con crescita e diversificazione, maturando nuove linee di business e portando alla profittabilità altre linee di business che ora sono in perdita. Tutto questo aiuterà ad aumentare la remunerazione".