(Teleborsa) - I trend macroeconomici del 2024 sono "ancora positivi, anche se con ritmi profondamente diversi tra le due sponde dell'Oceano Atlantico. Gli Stati Uniti stanno andando ad un ritmo molto più alto, come le previsioni del Fondo Monetario Internazionale stanno dimostrando, però ci sarà questo elemento delle elezioni presidenziali che potrebbe rappresentare anche un fronte di grande discontinuità dal punto di vista dei trend". Lo ha detto a Teleborsa Gian Marco Salcioli, Strategist di Assiom Forex, a margine di "Macro Trends in Financial Markets Fall Conference 2024" che si è svolta oggi a Milano.



"Si è parlato spesso, e a ragione, di eccezionalità americana - ha spiegato - C'è un detto che dice che "America innovates, China replicates, Europe regulates", come a dire che l'intelligenza artificiale è un elemento completamente specializzato degli Stati Uniti, che sta causando un differenziale di crescita che poi si esporta in tutto il mondo. Gli Stati Uniti quindi in questo caso sono leader e Cina è leader anche nelle parti delle tecnologie e nel monopolio delle terre rare sullo sviluppo delle tecnologie ambientali. In questo momento l'Europa è affidata a una crescita molto più lenta, con meno industrie di questo tipo e forse alla speranza del grande piano Draghi per recuperare competitività rispetto ai due grandi blocchi, cinese e americano".

Per quanto riguarda l'ambito manifatturiero, "è quello che sta soffrendo di più, è quello che ha bisogno di maggiore spinta. In questo caso la speranza è che nel caso europeo la Banca centrale europea offra un maggiore aiuto attraverso un'accelerazione dell'abbassamento dei tassi di interesse, affinché possa dare almeno spinta dal punto di vista finanziario, però è ovvio che l'andamento ciclico potrebbe essere anche messo ulteriormente in difficoltà nel caso di un'elezione di Trump, che potrebbe essere più discontinuo dal punto di vista dei dazi e delle tariffe, anche nei confronti dei beni e servizi europei".

Con riguardo ai vari settori, "non si vede la fine dell'information Technology, anche se effettivamente sono saliti molto, e molto dipenderà dalle elezioni. Nel caso specifico, una vittoria repubblicana di Trump potrebbe favorire il settore Energy e Oil & Gas, che è più relativo alla Old Economy; nel caso Harris invece le tecnologie legate all'ambiente, al Real Estate sociale e alle infrastrutture sostenibili. Però ovviamente di due trend fortemente diversi dal punto di vista della crescita: in America molto forte, in Europa molto più soft", ha detto l'esperto dell'Associazione degli Operatori dei Mercati Finanziari.

Guardando all'automotive, il settore "ovviamente sta soffrendo per la questione del rallentamento della domanda sull'elettrico e che è un trend comunque da cui non è possibile tornare indietro, e in questo momento è osservato speciale e bisognerà vedere assolutamente le dinamiche presidenziali, perché ci potrebbe essere un elemento di discontinuità. Certo che deve fronteggiare la grande concorrenza cinese di prezzo e bisogna vedere effettivamente se i dazi saranno l'elemento di discontinuità da questo punto di vista.

"La rivoluzione ambientale ovviamente è una rivoluzione che non è mai stata vista nella storia e mettendo tanti più paletti tanto più è difficile soprattutto autoregolare il mercato - ha sostenuto Salcioli - Bisogna vedere se effettivamente questo è un limite che costringe il mercato soprattutto europeo ad uno sforzo che la mette in svantaggio rispetto al resto del mondo, e potrebbe essere un elemento - anche se difficile in questo momento - rinegoziato con i regolatori".