(Teleborsa) - L’attivo totale delle casse di previdenza a fine 2023 è di 114,1 miliardi di euro, il 9,9% più del 2022; il peso rispetto al PIL si attesta al 5,4%. Negli ultimi dieci anni le risorse complessive del settore sono cresciute di 48,4 miliardi, pari in media al 5,7% su base annua. Alla variazione dell'attivo concorrono diversi fattori, quali essenzialmente i saldi previdenziali per contributi incassati e prestazioni erogate e la redditività degli investimenti. Nel 2023 il flusso complessivo dei contributi al netto delle prestazioni si è attestato a 3,7 miliardi di euro, valore ritornato in linea rispetto a quelli registrati negli anni precedenti allo scoppio della pandemia. La redditività media degli investimenti è stata pari al 7,1%, grazie all’andamento favorevole dei mercati finanziari; sul più ampio orizzonte decennale, la redditività media annua composta è del 2,8%.

E' quanto emerge dal rapporto “Gli investimenti: dimensioni e composizione – anno 2023” dedicato alla composizione degli investimenti delle casse di previdenza presentato dalla Presidente facente funzioni della COVIP, Francesca Balzani presso la Sala Capitolare del Senato. Il rapporto - pubblicato sul sito della Covip - fornisce il quadro degli aspetti più significativi che caratterizzano le risorse detenute dalle casse, integrando le informazioni aggregate con elementi di maggiore dettaglio riferiti ai singoli portafogli.

"Viviamo in tempi in cui ogni giorno si pone con forza il tema della sostenibilità, non solo per ragioni demografiche. In questo scenario, le casse possono rivendicare il buon lavoro svolto per il futuro dei loro iscritti", ha detto Balzani.
"I numeri sono un fondamentale punto di partenza per qualunque riflessione - ha proseguito - l'altro dato è la tendenza nei dieci anni, costante, all'aumento dei contributi versati, alle prestazioni erogate. Gli iscritti, le attività, aumentano la funzione e il peso anche sociale delle casse. Dobbiamo parlare di numeri, ma anche di peso sociale. Parliamo di soggetti che svolgono una funzione di interesse collettivo per una comunità di lavoratori che aumenta".

La composizione dell'attivo - Le quote di Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) costituiscono la componente maggioritaria dell’attivo totale: 60,1 miliardi di euro, pari al 52,7% del totale, di cui 33,1 miliardi formate da Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari - OICVM - e 27 miliardi da altri OICR (15,6 miliardi sono quote di fondi immobiliari). Tra le altre componenti principali dell'attivo, i titoli di debito ammontano a 24,2 miliardi, di cui 19,2 miliardi di titoli di Stato; i titoli di capitale sono pari a 9,6 miliardi.

Nel complesso, aggregando anche i titoli obbligazionari e azionari sottostanti gli OICVM detenuti dalle casse di previdenza: gli investimenti obbligazionari, pari a 43,2 miliardi di euro rappresentano il 37,9% dell'attivo e sono in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al 2022. In prevalenza, sono titoli di Stato, sono allocati nell’Area dell’euro e, per quanto riguarda le obbligazioni corporate, fanno capo al settore finanziario; gli investimenti azionari, pari a 21,6 miliardi di euro costituiscono il 18,9% dell'attivo, risultando in crescita rispetto al 17,4% del 2022. In prevalenza, sono allocati nell’Area dell’euro e negli Stati Uniti e fanno riferimento in particolare al settore finanziario; gli investimenti immobiliari, pari a 18,8 miliardi di euro, subiscono una flessione di 1,3 punti percentuali rispetto al 2022. In larga prevalenza, sono immobili ubicati in Italia.

Sussiste un’ampia eterogeneità tra le casse nella composizione delle attività investite. In particolare, il campo di variazione delle quote detenute dalle singole casse di previdenza è elevato per i titoli di Stato (0-74 per cento, la metà dei casi tra il 10 e il 25 per cento), per gli OICVM (0-76 per cento, la metà dei casi tra il 28 e il 47 per cento). Mostra una dispersione elevata anche l’incidenza percentuale degli investimenti immobiliari per effetto dei vincoli che sussistevano all’impiego dei fondi disponibili per le casse di meno recente istituzione.

Gli investimenti nell'economia italiana - Gli investimenti domestici delle casse di previdenza ammontano a 44 miliardi di euro, il 38,6% delle attività; la percentuale risulta in aumento di 3 punti percentuali rispetto al 2022.

Nell'ambito degli investimenti domestici, restano predominanti gli investimenti immobiliari (17,1 miliardi, il 15% delle attività totali) e i titoli di Stato (13,8 miliardi, il 12,1% delle attività totali); per questi ultimi, cresciuti di 3,2 punti percentuali, si sono registrati acquisti netti nel corso del 2023 per 3,8 miliardi di euro.Le casse sono risultate anche acquirenti nette di azioni e obbligazioni italiane per complessivi 680 milioni di euro. Il totale a fine 2023 degli investimenti in titoli di imprese italiane è di 8,4 miliardi di euro, pari al 7,4 per cento dell’attivo totale, di cui 7,5 miliardi costituiti da azioni (1,95 miliardi rappresentativi di quote del capitale della Banca d’Italia) e 900 milioni da obbligazioni; essi fanno capo in modo particolare al settore finanziario, con oltre il 50% del totale.