(Teleborsa) - "Questo futuro non ci deve far dimenticare i diritti delle persone e il bilanciamento fra le esigenze delle aziende private, del progresso e del far sì che le imprese europee ed italiane non rimangano indietro e l'esigenza, altrettanto importante, di preservare i diritti delle persone, che nell'era digitale sono i dati personali". E' quanto afferma Agostino Ghiglia, membro del Collegio Garante della Privacy a margine di Comolake 2024.

"Nell'era digitale tutti noi diventiamo delle persone 'dato': abbiamo una nostra fisicità protetta dalle leggi civili e penali, ma abbiamo anche una nostra vita che il professor Floridi chiama "on-life", una una nostra vita digitale, che può essere protetta soltanto e
principalmente dal Regolamento generale per la protezione dei dati personali".


"Occorre proteggere le persone nel digitale, nel mondo della rete, così come proteggiamo le persone nel mondo fisico. Questo direi che è fondamentale, spetta a noi, ma credo che sia una sensibilità che tutti dobbiamo avere: imprese cittadini e istituzioni".

Parlando della possibilità che la regolamentazione implichi anche un miglioramento dei dati, Chiglia fa riferimento alla "educazione civica digitale". "Dobbiamo insegnare alle giovani generazioni - afferma - cosa sono i dati e cosa si nasconde dietro quegli strumenti (smartphone, tablet computer) sui quali passano e passeranno la maggior parte della loro vita".

"Da questo ne deriva anche una qualità del dato, che può essere usato ed eventualmente commercializzato, ma mai venduto, perché vendere il dato nell'era digitale vuol dire vendere la persona e questo è vietato".