(Teleborsa) - Eni è in trattative con investitori per vendere una quota di una nuova divisione di cattura e stoccaggio del carbonio che intende scorporare, proseguendo la strategia di modello satellitare che sta già portando avanti con Plenitude e che prevede di implementare anche con Enilive. Lo scrive Bloomberg dopo un'intervista con il Chief Transition & Financial Officer Francesco Gattei.
La nuova società ha attirato cinque o sei offerte non vincolanti per una quota "rilevante" della sussidiaria, che lascerebbe la sua gestione nelle mani del gigante dell'energia, ha detto Gattei. "Puntiamo a lavorare con uno o due offerenti per avere sviluppi all'inizio del 2025", ha aggiunto. Il manager non ha fornito dettagli sulla valutazione dell'attività.
Le attività CCS esistenti di Eni comprendono il progetto HyNet North West nel Regno Unito, lo sviluppo di Ravenna in Italia e un progetto olandese derivante dall'acquisizione di Neptune Energy.
Eni, scrive Bloomberg, è anche alla ricerca di clienti industriali, come i produttori di acciaio e vetro, che possano fornire anidride carbonica agli impianti di stoccaggio: "per il lato commerciale del business, Eni può svolgere un ruolo nell'aiutare le industrie hard-to-abate a ridurre le proprie emissioni in paesi con poca o nessuna capacità di stoccaggio di CO2, come Svizzera, Francia, Spagna e Grecia".