(Teleborsa) - I primi sei mesi del 2024 segnano un graduale aumento degli acquisti della prima casa rispetto allo stesso periodo del 2023, nonostante il Centro Studi Fiaip abbia registrato una generale tendenza negativa delle compravendite residenziali rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Emerge un netto ottimismo, invece, per fine anno e per il 2025 grazie alla rinnovata fiducia dettata prioritariamente dai cali dei tassi di interesse già decisi dalla BCE e di quelli annunciati.
È quanto emerge dal Rapporto "Fiaip Monitora Italia" che ha fotografato i dati sull’andamento del mercato immobiliare nel Paese nel primo semestre 2024, rilevati da oltre 800 agenti immobiliari professionali, rispetto anche alle previsioni di mercato per fine anno e dei primi sei mesi del 2025, unitamente alla presentazione del Focus sui valori immobiliari delle città di Trento e di Bolzano.
Il Report, presentato a Trento presso l’auditorium ITAS MUTUA in occasione della presentazione della nuova convenzione tra Fiaip e ITAS relativa alla polizza di responsabilità professionale, contenente una serie di importanti novità a tutela e beneficio del cittadino, evidenzia che nel primo semestre 2024 è diminuito il numero complessivo delle compravendite residenziali, scese a circa 340.000 (-3% rispetto al primo semestre 2023), ma con un aumento degli acquisti prima casa +10% sempre rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente, pari a circa l’80% delle operazioni intermediate, nella maggior parte (65%) dei casi acquisti finalizzati alla "sostituzione" (ovvero il voler vendere una casa più piccola per acquistarne una più grande o Viceversa).
Il Report Fiaip fotografa una maggiore fiducia dettata in particolare da un accesso al credito facilitato da politiche bancarie che hanno ridotto i tassi di interesse in previsione dei tagli annunciati da parte della Bce, poi avvenuti a giugno e settembre. Si registra un chiaro aumento degli acquisti con mutuo (con importo medio pari a circa l’85% del prezzo) saliti a circa i due terzi delle operazioni di compravendita. In rialzo anche i prezzi delle abitazioni +2,5% (sempre semestre su semestre) soprattutto nelle città metropolitane a forte vocazione turistica, universitaria e lavorativa, dove si conferma sempre più la strategica rilevanza dell’investimento immobiliare in Italia.
In aumento anche le compravendite di immobili nuovi o ristrutturati (+5%), pertanto meno energivori, prioritariamente a seguito del caro bollette e degli effetti della Direttiva UE "Case Green", approvata di recente, che dovrà essere recepita dal nostro Paese entro maggio del 2026. Il trilocale "usato" è la tipologia maggiormente compravenduta (per il 70% degli agenti immobiliari professionali coinvolti) e si registra un ritorno all’acquisto nelle zone semicentrali e centrali (per il 75% degli intervistati) privilegiando sia la lontananza da fiumi e torrenti, a seguito dei ripetuti eventi catastrofali legati ad alluvioni ed esondazioni, sia, soprattutto, la vicinanza ai servizi (scuola, ospedali, negozi ecc…) dopo il periodo covid e post covid che aveva registrato, al contrario, un forte desiderio di vivere nelle periferie e prime campagne alla ricerca di maggiore autonomia e spazi verdi.
Per le locazioni abitative nel primo semestre 2024 si registra un +5% di numero di contratti, aumenta la domanda e diminuisce l’offerta con un conseguente aumento medio dei canoni di un +8% rispetto ai primi sei mesi del 2023. La tipologia più frequentemente ricercata è il contratto a canone concordato (45% dei casi) in riferimento a bilocali o trilocali usati in zone centrali e semicentrali. Le persone cercano l’affitto soprattutto per motivi di lavoro e studio ma in buona percentuale anche per le difficoltà ad acquistare (33% dei casi) prioritariamente dettate dal caro vita e dalle incertezze sul futuro in virtù dei timori generati dai conflitti militari in Ucraina e in Medio Oriente.
Per l’uso diverso dall’abitativo sia l’andamento delle compravendite (negozi -1,2% uffici -1% capannoni -0,5%,) che dei prezzi (negozi -1,8%, uffici -2% e capannoni -0,8%), sia l’andamento delle locazioni (negozi -1,7% uffici -1,3% capannoni -0,8%,) e dei relativi canoni (negozi -1,1% uffici -1,8% capannoni -0,8%), rimangono sostanzialmente sulla stessa linea del primo semestre del 2023, da qui la necessità di provvedimenti legislativi che incentivino questo comparto su tutti, Fiaip propone da anni l’introduzione della cedolare secca anche per le locazioni ad uso diverso dall’abitativo.
Fiducia per fine 2024 e per i primi mesi del 2025 sia per l’annunciato terzo ribasso dei tassi di interesse sui mutui da parte della BCE, che per un ritrovato desiderio di migliorare la propria qualità abitativa. Si prevede, infatti, un andamento, sia in riferimento alle
compravendite che ai valori immobiliari, migliore rispetto al primo semestre del 2024 quantificabile rispettivamente in circa un 5% e un +1,5%.
Per le locazioni residenziali si stima sia un aumento dei contratti +3%, che un ulteriore rialzo medio dei canoni di un +5%, mentre per l’uso diverso dall’abitativo (negozi, uffici e capannoni) si prevede, sia per le compravendite che per le locazioni, un ulteriore lieve calo del numero delle transazioni di un -1% ma con una riduzione sia dei prezzi che dei canoni di un -2%.