(Teleborsa) - A margine del TTG di Rimini in corso fino a venerdì 11 ottobre, Dina Ravera, Presidente e founder di Destination Italia, la maggiore Travel Tech italiana leader nel turismo incoming esperienziale, quotata su Euronext Growth Milan, lancia una proposta in risposta alla recente notizia del progetto Infratel per il nuovo Piano Isole Minori, progetto nel suo insieme finanziato con oltre 45 milioni di euro dal PNRR e che mira a garantire connettività alle 21 isole afflitte da un elevato divario digitale a causa di reti obsolete.

"Dalla fiera del turismo per eccellenza, non possiamo che rivolgere un plauso a Infratel – dichiara Ravera, che nel passato ha guidato Asstel, l’Associazione delle Telecomunicazioni Italiane di Confindustria - Ritengo però che per rilanciare l’economia di questi comuni minori la digitalizzazione sia condizione necessaria ma non sufficiente. D’altro canto, puntare sul turismo mondiale di qualità può essere la soluzione per valorizzare il patrimonio paesaggistico, culturale e storico di questi territori e rilanciarne il sistema economico. Infatti, questo mercato immenso che vale oltre 2.000 miliardi di dollari, ricerca l’autenticità e l’unicità del viaggio esperienziale in territori poco noti ai più. Inoltre, puntando sul turismo di alta gamma, è sufficiente un incremento di qualche punto percentuale del flusso turistico italiano per raddoppiare il contributo al PIL nazionale passando dal 13% ad oltre il 25%".

"Per farlo, occorre però un grande sforzo e coordinamento pubblico/privato per costruire tutto ciò che risulti necessario per migliorare la qualità dell’accoglienza e dell’offerta esperienziale nelle aree interne e nelle isole minori, per essere fortemente attrattivi verso questa tipologia di viaggiatori – ha aggiunto –. In questo modo, non solo si creerebbe ricchezza per il Paese senza aggravare il problema dell’overtourism nelle destinazioni più gettonate, ma si troverebbe una risposta concreta al problema dello spopolamento dei comuni minori, il vero tessuto connettivo culturale dell’Italia ricco di asset non replicabili".

"Noi come Destination Italia stiamo investendo moltissimo in questa direzione, collaborando attivamente con le Istituzioni, l’Imprenditoria e le Associazioni nazionali/locali e promuovendo nel mondo le eccellenze italiane ancora poco conosciute con una presenza capillare ed organizzata in ogni grande città dei sette continenti", ha concluso.