(Teleborsa) - La proroga dei termini del concordato preventivo non si può fare. La data resta il 31 ottobre. Lo ha detto il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, interpellato a margine dell'evento economico di Fdi a Milano. Ieri i commercialisti hanno chiesto un intervento urgente per riconoscere a tutti i soggetti interessati dal concordato preventivo biennale un differimento sia del termine del 31 ottobre per l'accettazione della proposta sia di quello di presentazione delle dichiarazioni.

"Il ministero, l'Agenzia delle entrate e Sogei hanno fatto una operazione molto importante perché il giorno 14 verrà messa a disposizione di tutti i contribuenti, nella loro cassetta fiscale, la ricostruzione di tutti i redditi, di tutto quello che dovrebbero loro pagare", ha spiegato Leo. "La proroga dei termini non si può fare perché si deve approvare la legge di bilancio e occorre avere tutti i dati certi e chiari entro il 31 ottobre. Questo il motivo per cui tecnicamente la proroga non si può fare, perché - ha concluso Leo - tutto è legato ai tempi della presentazione al Cdm della legge di bilancio e all'approvazione poi nelle fasi parlamentari, questo è il motivo per cui quella data purtroppo deve rimanere ferma".

Su tagli enti locali - "Sicuramente ci sarà un dialogo, perché il ministro Giorgetti e il governo hanno sempre dialogato sia con i ministeri, dove i tagli saranno valutati anche con loro, sia con gli enti locali. È sempre un discorso che si dovrà fare ma con una forma collaborativa e di dialogo".