"Abbiamo avuto in maggioranza turisti stranieri e una leggera flessione di quelli italiani. Però ricordo che questo è anche frutto dei dati durante la pandemia, cioè di quando non si poteva andare in giro per il mondo. Oggi sicuramente c'è anche il problema del potere d'acquisto, dell'inflazione e di tutto quello che sappiamo da un punto di vista economico, ma forse alcuni italiani hanno deciso di andare all'estero perché per molti anni non l'hanno potuto fare", ha aggiunto.
Secondo la ministra uno degli obiettivi è "destagionalizzare" il turismo. "Prima di tutto perché la nostra nazione può avere il turismo tutto l'anno", ha spiegato aggiungendo che altre priorità devono essere quelle di "aumentare la qualità dei nostri servizi, dalle strutture ricettive alla formazione e alla professionalizzazione dei lavoratori del comparto del turismo" e di "aumentare anche l'offerta turistica". "Oggi parlare di turismo è sbagliato, ci sono i turismi: abbiamo il tema della sostenibilità, dell'accessibilità e di raccontare e vendere, tra virgolette, meglio la nostra nazione", ha sottolineato.
Infine, per quel che riguarda le concessioni demaniali, la ministra Santanché ha affermato che "è stato fatto un grande lavoro". "C'è ancora questa interlocuzione con la Commissione Europea ma io sono convinta che, non solo è stato fatto un grande lavoro, ma anche i balneari dovrebbero essere contenti della situazione raggiunta", ha aggiunto.