(Teleborsa) - Il Consiglio di Amministrazione di Italgas, società italiana quotata su Euronext Milan e specializzata nell'attività di distribuzione del gas, ha approvato il Piano Strategico del Gruppo per il periodo 2024-2030. Sono 15,6 miliardi di euro gli investimenti che danno all'Italia il "campione europeo in grado di realizzare l'industria del gas del futuro", si legge in una nota. Acquisizione di 2i Rete Gas, diffusa applicazione dell'AI - gas, acqua, efficienza energetica, information technology - per una crescita degli utili attesa a doppia cifra in arco piano. Migliorato il floor nella politica dei dividendi al 2026.

L'acquisizione di 2i Rete Gas

L'integrazione di 2i Rete Gas crea il campione europeo nel settore della distribuzione del gas, con capacità di investimento e di innovazione uniche. Con oltre 6.500 dipendenti la nuova realtà servirà 12,9 milioni di clienti sull'infrastruttura del gas in Italia e in Grecia, ai quali distribuisce mediamente oltre 13 miliardi di metri cubi di gas ogni anno attraverso 154.000 chilometri di reti.

Il corrispettivo (equity value) dell'operazione è di 2,060 miliardi di euro. L'indebitamento finanziario netto e altre passività nette al 31 dicembre 2023 sono pari a 3,246 miliardi di euro (5,3 miliardi di euro di enterprise value). Il closing dell'operazione è previsto entro il primo semestre del 2025, a seguito dell'ottenimento delle necessarie approvazioni regolamentari.

L'operazione avrà un effetto positivo sull'utile per azione già nel primo anno successivo al closing, considerando anche il previsto aumento di capitale in opzione per 1 miliardo di euro, interamente garantito mediante uno stand-by underwriting agreeement.

Il piano di investimenti

Per lo sviluppo del network italiano della distribuzione del gas sono previsti 12,8 miliardi di euro (+7,8 miliardi di euro rispetto al Piano Strategico 2023-2029), di cui 2,7 miliardi di euro destinati alla digitalizzazione. Tale quota comprende l'acquisizione di 2i Rete Gas, la completa digitalizzazione della sua rete, in linea con gli standard di Italgas, l'applicazione del sistema DANA 2.0 (Digital Advanced Network Automation) ulteriormente potenziato dall'Intelligenza Artificiale e gli impegni già assunti nell'ambito delle gare ATEM recentemente aggiudicate al Gruppo.

L'ammontare di investimenti previsto in arco Piano per la partecipazione alle gare ATEM e per lo sviluppo delle concessioni acquisite si attesta a 1,1 miliardi di euro, al netto dei disposals.

Il Piano Strategico Italgas 2024-2030 conferma l'impegno del Gruppo in Grecia per lo sviluppo della rete di distribuzione del gas al servizio degli obiettivi di transizione ecologica del Paese. Attraverso la controllata Enaon sono previsti investimenti pari a 1 miliardo di euro (in crescita di 100 milioni di euro rispetto al precedente Piano).

Il Piano prevede per il settore idrico 450 milioni di euro di investimenti nei prossimi 7 anni, destinati sia a selezionate operazioni di M&A, sia a mutuare nelle reti dell'acqua le best practice e le tecnologie sviluppate nella distribuzione del gas.

La crescita della RAB

Trainata dall'acquisizione di 2i Rete Gas e dal piano di investimenti, la RAB cumulata delle infrastrutture, gas e acqua, in Italia e in Grecia, è attesa crescere a un tasso medio annuo (CAGR) di circa il 9,4% raggiungendo i 18,2 miliardi di euro a fine 2030. Con il contributo delle gare d'ambito la RAB consolidata è stimata in circa 19,2 miliardi di euro al 2030 (+10,2% CAGR).

Gli obiettivi finanziari

L'integrazione industriale tra Italgas e 2i Rete Gas offrirà molteplici opportunità di creazione di valore. Sinergie ed efficienze di costo, combinate con l'Intelligenza Artificiale, sono attese raggiungere i 200 milioni di euro al 2030, rispetto alla base di costo combinata 2023. Grazie a tali azioni e agli investimenti, si prevede che i ricavi raggiungano circa 3,6 miliardi di euro con un EBITDA di 2,8 miliardi di euro al 2030. Ne risulta, in arco Piano, una crescita media annua (CAGR) dell'EBITDA e dell'utile di circa il 13% e dell'utile per azione, considerando l'aumento di capitale, di circa il 10%

Rispetto al Piano Industriale 2023-2029, l'accretion dell'utile per azione (EPS) sarà positiva già dal 2026 fino a raggiungere circa il 15% nel 2029.

Alla luce dei risultati attesi, la politica dei dividendi è confermata fino al 2026, con un floor aumentato per riflettere l'alto livello di confidenza nei risultati attesi e con l'obiettivo di garantire agli azionisti una remunerazione attrattiva, sostenibile e la possibilità di continuare a beneficiare della crescita attesa. La nuova politica prevede la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra (i) l'importo risultante dal DPS 2023 di €0,352 aumentato del 5% annuo e (ii) il DPS pari al 65% dell'utile netto rettificato (adjusted) per azione.

Il commento del CEO

"Il Piano Strategico 2024-2030 passerà alla storia di Italgas per la creazione del campione Europeo nella distribuzione del gas, rafforzando ulteriormente l'impegno per la trasformazione digitale delle infrastrutture, a beneficio dell'intero Paese - ha affermato il CEO di Italgas, Paolo Gallo - La nuova dimensione del Gruppo combinata con l'innovazione e la trasformazione digitale costituisce il fattore determinante per assicurare il raggiungimento dei target della transizione energetica, la sicurezza degli approvvigionamenti e la sostenibilità dei costi dell'energia per persone e imprese".

"15,6 miliardi di euro di investimenti daranno un ulteriore, forte impulso al percorso di crescita: la quota più rilevante è ancora una volta destinata allo sviluppo, alla digitalizzazione e al repurposing del network di distribuzione del gas sia in Italia sia in Grecia. L'impegno per un utilizzo diffuso dell'Intelligenza Artificiale, ci consentirà di entrare in una nuova stagione della trasformazione digitale. Trasformazione digitale che rimane la principale leva strategica anche per rafforzare le nostre attività nel settore idrico e nel settore dell'efficienza energetica. Con 750 milioni di euro continueremo a lavorare per rafforzare il nostro ruolo di player di riferimento nell'acqua - che sconta la carenza di adeguati investimenti intelligenti sulle reti - e per crescere nell'efficienza energetica quale strumento indispensabile per raggiungere gli obiettivi della transizione energetica".