(Teleborsa) - L'integrazione di due grandi banche è "estremamente difficile" e "solo perché una fusione sembra buona sulla carta, non significa che sarà eseguita bene e che alla fine potrà avere successo e creare valore per i nostri azionisti". Lo ha affermato Bettina Orlopp, CEO di Commerzbank, in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt.

Le sue parole arrivano a pochi giorni di distanza dall'incontro con il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, nel quale i due non hanno discusso di una fusione. La riunione è stata descritta dalla banchiera come un normale investor meeting.

Spiegando che l'integrazione di grandi banche è difficile, Orlopp ha ricordato che - dopo aver rilevato la Dresdner Bank nel 2008 - Commerzbank ha dedicato diversi anni a unire i sistemi di entrambe le banche. "Non possiamo permetterci un simile stallo nel mondo di oggi, caratterizzato da così tanti sconvolgimenti tecnologici e da una concorrenza molto intensa", ha sottolineato.

Se Commerzbank venisse rilevata dagli italiani, le medie imprese tedesche riceverebbero meno prestiti, ha spiegato Orlopp, mentre l'integrazione con la banca italiana porterebbe alla perdita di clienti. "Per quanto riguarda i clienti aziendali, esiste una grande sovrapposizione tra noi e la società affiliata tedesca di Unicredit, HVB. In caso di fusione, le esposizioni creditizie di alcune aziende dovrebbero essere ridotte per evitare rischi di cluster".

Inoltre il rating di Commerzbank peggiorerebbe ha sottolineato Orlopp. "Perderemmo clienti che hanno determinati requisiti di rating e faremmo affari solo con banche con un ottimo rating". Inoltre, aumenterebbero i costi di rifinanziamento. Commerzbank ha un rating "A-" da parte di S&P, mentre UniCredit è tre livelli più in basso a "BBB".