(Teleborsa) - L'employment report statunitense di settembre ha sorpreso nettamente al rialzo, con una riaccelerazione sia degli occupati che dei salari, e una discesa del tasso di disoccupazione anche dovuta a uno scarso dinamismo delle forze di lavoro. Lo scrivono gli economisti di Intesa Sanpaolo dopo la pubblicazione odierna dei dati del Bureau of Labour Statistics.

I segnali di tenuta della domanda di lavoro in un contesto di offerta poco vivace, accanto ai dati JOLTS che avevano evidenziato una risalita delle posizioni vacanti ad agosto, potrebbero segnalare un ritorno di (moderate) tensioni sul mercato del lavoro, si legge in una nota firmata da Mario Di Marcantonio e Paolo Mameli.

"A nostro avviso - spiegano gli esperti - il dato non è sufficiente a impedire nuovi tagli dei tassi da parte della Fed nelle due riunioni restanti del 2024, tuttavia fornisce argomenti importanti a favore di interventi di minore entità rispetto alla decisione presa il mese scorso: confermiamo la nostra idea di due tagli da 25pb sia il 7 novembre che il 18 dicembre, a meno di nuove ampie sorprese dai prossimi dati su inflazione e mercato del lavoro".