"Questa è la linea da oggi: basta lamentazioni e più attività, e da qui cominceremo e vedrete che sarà solo il primo passo del rilancio delle small e mid cap nel mercato italiano", ha aggiunto.
Secondo Freni, "è irreale pensare che lo Stato possa dire dove si deve investire. Lo Stato deve garantire un ecosistema stabile per l'investimento, e se l'ecosistema per l'investimento è stabile gli investitori arrivano".
"Il fondo di fondi - ha spiegato il Sottosegretario - è uno strumento che potrà essere utilizzato dalle imprese, con il concorso virtuoso dello Stato, e che vedrà partecipare capitale pubblico e capitale privato su fondi targettizzati che consentiranno di sviluppare il percorso di tutte le imprese che verranno di volta in volta partecipate da quei fondi, quindi c'è una partecipazione a scalare di medio tempo, quindi da investitore paziente, non ha il limite di durata dei PIR (dopo 5 anni ha un limite di durata), ha un limite fisiologico di durata al 2032 ma vedrete che poi cambierà perché va sul regolamento del fondo Nazionale strategico".
"È un prodotto completamente diverso, che garantisce una maggiore stabilità e una maggiore affidabilità di mercato, soprattutto per i grandi investitori che poi entrano sul fondo", ha puntualizzato.