(Teleborsa) - Nell’ultimo trimestre del 2024 aumenterà dell’8,8% la bolletta elettrica per il "cliente tipo" vulnerabile servito in Maggior Tutela. Dal 1° luglio di quest’anno, infatti, il servizio è disponibile per i soli clienti vulnerabili e cioè coloro che si trovano in almeno una delle condizioni tra: più di 75 anni, percettore di bonus sociale, soggetto con disabilità (art. 3, L. 104/92), residente in un modulo abitativo di emergenza o isola minore non interconnessa, utilizzatore di apparecchiature salva-vita. Lo ha comunicato l'Arera.

Nel servizio di Maggior Tutela sono attualmente serviti circa 3,4 milioni di clienti. Si ricorda che tutti i clienti vulnerabili, anche quelli attualmente nel mercato libero, hanno il diritto di passare alla Maggior Tutela.

La variazione per il prossimo trimestre è principalmente dovuta all’atteso aumento dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità in conseguenza dell’incremento delle quotazioni del gas che si registra storicamente in vista dei mesi più freddi. Nel dettaglio, all’aumento della componente PE a copertura dei costi di acquisto dell’energia elettrica (+8,7%) si aggiunge quello della componente di perequazione PPE (+0,8%), controbilanciati dal calo dei costi di dispacciamento (-0,7%). Restano invariate le componenti relative agli oneri generali di sistema e alle tariffe di rete regolate (Trasporto e gestione contatore).

Sebbene ancora non tornata ai livelli pre-crisi, la spesa per l’utente tipo vulnerabile in Maggior Tutela nel 2024 sarà di circa 498 euro, in calo del 27,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno 2023.

"Pessima notizia, anche se il rialzo era ampiamente previsto per via e per colpa dell'andamento dei prezzi all'ingrosso. Sia chiaro, però, che i prezzi per i vulnerabili, nonostante l'aumento di oggi, restano ancora più convenienti di quelli del mercato libero. In questo momento a Roma, su ben 1039 offerte registrate sul Portale di Arera con prezzo variabile e per fasce, nessuna per il cliente tipo che consuma 2.000 kWh all'anno è più conveniente della tutela e la più conveniente del mercato libero costa oltre 67 euro in più all'anno; nessun vantaggio anche in caso di prezzo fisso o monorario. Anche a Milano, su 1049 offerte con prezzo variabile e per fasce, nessuna costa meno della tutela! Una dimostrazione del fallimento del mercato libero", ha commentato Marco Vignola, vicepresidente dell'Unione Nazionale Consumatori.



(Foto: photoiron - stock.adobe.com)