(Teleborsa) - Regione Lombardia, con una delibera di giunta, ha lanciato "Quota Lombardia", una misura per sostenere le PMI lombarde che hanno intrapreso o stanno per intraprendere un percorso di patrimonializzazione mediante la quotazione sui sistemi multilaterali di negoziazione (MTF). La norma riguarda quindi le società che puntano a sbarcare sull'Euronext Growth Milan (EGM), il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita.

La dotazione finanziaria è di 25 milioni di euro, si legge nella delibera (segnalata per prima da MF), con fondi per 12 milioni di euro per il 2025, 9,6 milioni di euro per il 2026 e 3,4 milioni di euro per il 2027.

Secondo l'ultimo Osservatorio ECM di Irtop Consulting, con dati al al 31 maggio 2024, la Lombardia è la prima regione per società quotate su Euronext Growth Milan: 83 società, pari al 40% del totale.

Chi può partecipare

Possono partecipare all'iniziativa le PMI che siano regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese alla data di presentazione della domanda di contributo; abbiano intrapreso o intendano intraprendere un percorso per la quotazione in Borsa con un aumento di capitale pari almeno al 50% dell'offerta pubblica iniziale (IPO).

Le imprese devono avere una sede legale e operativa in Lombardia alla data della delibera di avvenuta ammissione alla quotazione adottata dal soggetto gestore del MTF. Tale requisito deve essere mantenuto per almeno tre anni dall'ultima erogazione del contributo regionale.

Quanto vale l'agevolazione

L'agevolazione per le PMI si compone di un contributo a fondo perduto nel limite massimo di 600.000 euro per i costi relativi alla quotazione in Borsa, di cui massimo 300.000 euro per i costi legati all'ammissione alla quotazione e 300.000 euro per i costi dei servizi di consulenza correlati alla quotazione, sostenuti nei tre anni successivi alla quotazione.

Al fine di consentire il cumulo con il credito di imposta di 500.000 euro previsto a livello nazionale, il contributo regionale sui costi di
consulenza per la fase di quotazione sono riconosciuti nel limite di 300.000 euro e sempre nel rispetto del 50%.

Quale spese sono ammissibili

Sono ammissibili al contributo a fondo perduto le spese di consulenza per: l'implementazione e l'adeguamento del sistema di controllo di gestione; la redazione del piano industriale; lo svolgimento della due diligence finanziaria; la redazione del documento di ammissione e del prospetto o dei documenti utilizzati per il collocamento presso investitori qualificati; la produzione di ricerche (incluse le ricerche indipendenti); le attività riguardanti le questioni legali, fiscali e contrattualistiche strettamente inerenti alla procedura di quotazione quali, tra gli altri, le attività relative alla definizione dell'offerta, la disamina del prospetto informativo o documento di ammissione o dei documenti utilizzati per il collocamento presso investitori qualificati, la due diligence legale o fiscale e gli aspetti legati al governo dell'impresa.

E ancora: le attività necessarie per collocare presso gli investitori le azioni oggetto di quotazione; le attività di comunicazione e investor relation non ricorrenti, necessarie a divulgare l'investment case; le attività relative alla revisione del bilancio; le attività dell'intermediario che supporta la società nell'ammissione alle negoziazioni valutandone l'appropriatezza e la assiste e supporta, nell'assolvimento dei compiti e delle responsabilità derivanti dal regolamento del mercato; le attività dell'intermediario incaricato di esporre continuativamente sul mercato proposte in acquisto e vendita in conformità con quanto disposto dal Regolamento del mercato e a produrre o far produrre per proprio conto almeno due ricerche. Sono altresì ammissibili i corrispettivi del mercato di quotazione.

I criteri di valutazione

La valutazione tecnica è svolta sulla base dei seguenti criteri (con un punteggio complessivo massimo attribuibile, al netto delle premialità, di 100 punti): Qualità dell'operazione in termini di capacità di generare effetti in termini di crescita e/o rafforzamento dell'impresa (da 0 a 50); Qualità economico-finanziaria del soggetto proponente anche in termini di sostenibilità ed economicità del progetto (da 0 a 50).

Le premialità sono: Sostenibilità ambientale intesa come possesso di certificazione e/o registrazioni volontarie di sistemi di gestione ambientale; Soggetto richiedente start up e/o PMI innovative iscritte presso l'apposita sezione speciale del registro delle imprese; Soggetto richiedente impresa Benefit; Rilevanza (almeno 20% delle quote societarie) della componente femminile (o presenza di certificazione di parità genere) e giovanile.

Il soggetto erogatore

Unioncamere in qualità di Organismo intermedio è il Gestore della fase di verifica della rendicontazione ed erogazione del contributo. Il Contributo a fondo perduto sarà erogato da Unioncamere con cadenza annuale, previa verifica della rendicontazione delle spese ammissibili che sarà trasmessa entro il 30 giugno di ogni anno dalle PMI quotate ed eventuale rideterminazione del contributo a cura di Unioncamere. Perché la delibera diventi efficace, bisogna attendere il mese di novembre, con la pubblicazione del regolamento.