(Teleborsa) - Danieli, gruppo quotato su Euronext Milan e tra i maggiori produttori a livello mondiale di macchine e impianti per l'industria metallurgica, ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2024 con un utile netto di 240,8 milioni di euro (-1%) e un margine operativo lordo (EBITDA) di 391,2 milioni di euro (-8%), in riduzione rispetto allo scorso esercizio ma con una redditività ampiamente sufficiente a garantire la copertura finanziaria degli investimenti fatti e delle ingenti spese di ricerca e sviluppo sostenute nell'esercizio. I ricavi operativi sono stati pari a 4.349,8 milioni di euro (+6%).

I ricavi per il settore Plant Making risultano allineati con le previsioni d'inizio anno e derivano del rispetto dei programmi di costruzione contrattualmente concordati con i clienti, con un EBITDA di 315,7 milioni di euro, migliore del risultato del periodo 2022/2023 pur avendo registrato nel periodo accantonamenti straordinari per l'avvio di alcuni impianti innovativi. I ricavi per il settore Steel Making sono invece inferiori rispetto allo scorso esercizio (pur essendo in linea con il budget di inizio anno) e presentano una peggiore redditività (EBITDA di 75,5 milioni di euro) in buona parte per l'effetto negativo del costo dei fattori energetici che in Italia risultano più onerosi rispetto gli altri Paesi europei.

Il portafoglio ordini risulta ben diversificato per area geografica e per linea di prodotto e ammonta, al 30 giugno 2024, a 5.751 milioni di euro (di cui 296 milioni di euro nel settore della produzione di acciai speciali) rispetto a 6.200 milioni di euro al 30 giugno 2023 (di cui 369 milioni di euro per ABS Steel Making).

Gli obiettivi per l'anno fiscale 2024/2025 sono: fatturato 4.000 - 4.200 milioni euro; EBITDA 380 - 420 milioni euro; Net cash 1.500 - 1.600 milioni euro; portafoglio ordini 6.000 - 6.200 milioni euro.

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea la distribuzione di un dividendo unitario di euro 0,3100 per le azioni ordinarie e di euro 0,3307 per le azioni di risparmio.