(Teleborsa) - Le alluvioni che hanno interessato il Centro Italia e le precoci nevicate sulle Alpi hanno interrotto bruscamente l'estate degli italiani, che sembra ormai solo un lontano ricordo, anche se ufficialmente è terminata da pochi giorni. In attesa dei dati ufficiali che saranno diffusi solo tra diversi mesi, è possibile fare già alcuni bilanci sul periodo tradizionalmente più forte per il comparto italiano. La stagione estiva 2024 non dovrebbe aver eguagliato quanto fatto lo scorso anno, un 2023 da record per il turismo in Italia. Certamente il mese di giugno non è stato brillante a causa di un prolungato periodo con condizioni meteo avverse, soprattutto nelle regioni del nord e in alcune aree del centro, a cui si è aggiunto l'allarme per l'emergenza idrica nelle regioni meridionali e insulari. A luglio si è poi avuta una graduale ripartenza, soprattutto per l'impennata di presenze straniere nelle strutture ricettive italiane, a differenza della domanda italiana che ha evidenziato qualche segnale di rallentamento. Trend continuato ad agosto, con la stanchezza della domanda turistica interna che ha interessato soprattutto le località minori, mentre è emerso sempre più forte il tema dell'overtourism in diverse località.
Soddisfazione e ottimismo arriva comunque da alcune delle società turistiche quotate a Piazza Affari, molte delle quali hanno l'attrazione dei turisti stranieri nel Belpaese come principale motore di crescita.
"L'estate del 2024 ha confermato l'Italia come una destinazione di riferimento per i turisti stranieri, con una forte ripresa in termini di arrivi e spesa - racconta la presidente di Destination Italia , Dina Ravera - Il paese ha beneficiato di una diversificazione dell'offerta turistica, con un focus sempre maggiore su esperienze culturali, enogastronomiche, attività sportive e natura, benessere e shopping, consolidando così la sua posizione nel panorama turistico internazionale. In particolare, il nostro gruppo ha evidenziato l'interesse crescente dei viaggiatori per destinazioni aggiuntive rispetto alle tradizionali città d'arte (Roma, Firenze, Venezia)".
Secondo l'ultima indagine di CNA Turismo e Commercio, le presenze straniere nel corrente mese di settembre potrebbero toccare quota 32 milioni contro meno di 30 milioni rilevati nel 2023, grazie all'aumento dei pernottamenti. Oltre che in termini assoluti, la crescita si registra anche nella media di permanenze per turista, arrivata a poco meno di quattro notti pro capite, per la precisione 3,7. Sarebbero invece oltre 6 miliardi di euro le spese che sosterranno in Italia gli oltre 8,5 milioni di turisti stranieri previsti per l'intero settembre, un record che conferma il rilevante e crescente peso della componente internazionale sull'industria del tempo libero tricolore.
Se la forza della clientela internazionale non è in discussione, è interessante guardare ai motivi per cui la domanda interna è stata più debole, su cui si interrogano anche gli operatori per prendere scelte oculate riguardanti il loro business. "La stagione estiva 2024 ha dato ulteriore prova di quanto negli ultimi anni le abitudini della clientela italiana e internazionale siano cambiate radicalmente a causa di fattori economici, sociali e metereologici - afferma Giammarco Bisogno, amministratore delegato di Emma Villas - Parte importante della nostra attività è dedicata ad analizzare i trend di mercato per essere reattivi nel cogliere segnali strutturali di possibile cambiamento. Tra i fenomeni più significativi e che incidono sul comparto turistico troviamo, ad esempio, l'inflazione, il caro-voli e anche quello dell'aumento medio delle temperature, fattori che stanno cambiando la distribuzione dei flussi turistici, non più solo nell'alta stagione estiva, ma anche nei mesi di media e bassa stagione".
Secondo le stime di Demoskopika, nel mese di agosto 2024 l'indice nazionale dei prezzi al consumo turistico per l'intera collettività è aumentato del 4,6% su base annua. Analizzando le voci di dettaglio del "paniere turistico", spiccano per rilevanza i pacchetti vacanza (+23,2%) su base annua con in testa quelli nazionali (+37,4%). Più contenuta, seppur significativa, la crescita dei prezzi dei servizi di alloggio (+5,6%) con in cima la voce dei villaggi vacanze, campeggi (+12,9%) e servizi di alloggio in altre strutture, quali ad esempio i bed & breakfast (+7,2%). Questi numeri spiegano perché tanti italiani hanno rinunciato a partire o hanno accorciato i loro soggiorni.
Al di là dei numeri con cui effettivamente chiuderà la stagione 2024, è chiaro che l'inflazione - in primis - e altri fattori contingenti - come le incertezze derivanti dai conflitti scoppiati in varie parti del mondo - sono ormai elementi da considerare anche nell'approccio commerciale degli operatori. "Il turismo in Italia continua a crescere, soprattutto dove l'offerta si rinnova. Ci sono spazi di crescita anche in altri paesi del Mediterraneo - afferma Carmine Colella, amministratore delegato di SoStravel.com - Tuttavia, le sfide restano: inflazione e incertezze geopolitiche influenzeranno l'andamento del settore. Grazie agli investimenti in tecnologia ed il miglioramento costante delle esperienze dei clienti, si può riuscire a farsi spazio in un mondo in cui c'è tanta concorrenza".
Secondo Assoturismo Confesercenti, la stagione turistica sarà complessivamente sotto le attese: i pernottamenti tra giugno e agosto sono diminuiti dello 0,7%, per una flessione di 1,4 milioni di presenze rispetto allo scorso anno. A pesare il calo della domanda italiana (-2,9%), con valori di forte diminuzione nelle località balneari (-4,1%), termali (-5,3%) e dei laghi (-3,7%). In termini assoluti si stimano per il trimestre estivo 105,4 milioni di pernottamenti di italiani, contro i 108,6 milioni del 2023. L'aumento degli stranieri è stimato al +1,6%, avvertito maggiormente nel settore alberghiero (+2,4%), ma anche nelle strutture complementari (+0,9%). In termini assoluti i pernottamenti stimati salgono ad oltre 105,1 milioni, contro i 103,4 milioni del 2023. Un aumento che, però, non basta a compensare il calo della domanda interna.
Intanto, gli operatori quotati a Piazza Affari continuano il loro sviluppo, forti dello standing fornito dalla Borsa, anche con operazioni straordinarie come acquisizioni e partnership. "La quotazione in Borsa ci ha fornito nuove risorse con cui stiamo ampliando il nostro portfolio di ville gestite in esclusiva - attualmente composto da oltre 650 proprietà in tutta Italia - attraverso l'acquisizione di brand attivi in aree ad elevata vocazione turistica e fortemente riconosciuti sul territorio, come Domus Rental, Marche Holiday Villas e Massimo Villas", dice Bisogno. "Il 2024 rappresenta un anno di crescita strategica per il nostro settore, segnato da una ripresa solida e una forte espansione sia attraverso operazioni di fusione e acquisizione (M&A), sia tramite l'incremento organico delle nostre attività - afferma Ravera - Questo slancio è alimentato in parte dal boom del turismo internazionale, che continua a rafforzarsi dopo la pandemia. "La diversificazione di Sostravel.com in servizi di Travel Technology ai passeggeri, come il Lost Luggage Concierge e Dr. Travel sta funzionando bene, c'è interesse da parte di grandi operatori a fornire i servizi attraverso accordi B2B", commenta Colella.