(Teleborsa) -
La quota di export italiano aumenta ancora in questo difficile 2024. Dopo aver superato il Giappone, diventando il quarto Paese esportatore al mondo, il valore delle esportazioni italiane è atteso superare i 650 miliardi di euro quest’anno (Doing Export Report 2024 SACE) e il Veneto ambisce a consolidare il ruolo di motore dell’export nazionale (terza regione con una quota del 13,1%), nonostante nuovi rischi geopolitici e caduta della Germania. Un obiettivo alla portata, se le imprese, in particolare le PMI, sapranno evolversi, internazionalizzare il proprio business, presidiare e intercettare le opportunità per l’export in un contesto internazionale complesso, ma ad alto potenziale per il Made in Italy. Contesto nel quale, l’apertura ai mercati internazionali è un formidabile driver di crescita e di competitività per un’industria, come quella italiana e veneta, fortemente orientata all’export, tra nuovi rischi e opportunità emergenti, specie in un mondo ancora esposto a shock e incertezze.


E proprio prospettive attuali e future dei mercati internazionali, geografie e mercati a più alto potenziale, l’ampio ventaglio di strumenti, soluzioni e connessioni disponibili alle imprese venete per supportare le proprie strategie di crescita e presidio dei mercati esteri in sicurezza, saranno al centro dell’evento “Una bussola per internazionalizzarsi" promosso da Confindustria Veneto Est, UniCredit, SACE, Finest e VenicePromex, giovedì 26 settembre, alle ore 17:00 nella sede di Venezia-Marghera.

Dopo il saluto di Alessandra Polin, Consigliere per l’Internazionalizzazione Confindustria Veneto Est, seguirà l’analisi di Marina Benedetti, Ufficio Studi SACE sullo scenario e le prospettive sui mercati internazionali. Quindi il dialogo con gli attori istituzionali specializzati nel supporto alle imprese nel mondo: Franco Conzato, Procuratore Speciale VenicePromex, Marco Martincich, Regional Director Business Network SACE, Region Nord Est, Alessandro Minon, Presidente Finest, Alessandro Nardo, Responsabile Area Estero CVE, Alessandro Paoli, Head of UniCredit International Center.

A seguire gli esempi virtuosi di aziende venete performanti sui mercati internazionali, con Francesco Bertino, CEO Metalco, Alex Fattorini, Presidente Unicol, Giorgio Finotti, CEO Manens, Matteo Tisselli, International Sales Director San Marco Group. Conduce la giornalista Katy Mandurino.


"In uno scenario dove persistono calo dei consumi e rischi geopolitici, l’export e il presidio dei mercati internazionali sono una leva cruciale di crescita e competitività per le nostre imprese e le filiere - afferma Alessandra Polin, Consigliere per l’Internazionalizzazione di Confindustria Veneto Est -. Le imprese, soprattutto le PMI, devono saper cogliere le opportunità, riposizionare velocemente i flussi verso nuovi paesi, utilizzando le giuste competenze e strumenti. Questo evento, grazie alla sinergia con UniCredit, SACE, Finest, VenicePromex, sarà un’occasione unica per approfondire soluzioni e network utili ad affrontare queste sfide».



Dichiara Francesco Ianella, Regional Manager Nord Est di UniCredit: "Nonostante gli scenari globali sempre più complessi e in continua evoluzione, l’internazionalizzazione rimane una strategia vincente per le nostre imprese. Oggi più che mai è fondamentale individuare con cura i mercati target e le strategie per approcciarli. Incontri come quello da noi organizzato con Confindustria Veneto Est puntano proprio a fornire gli strumenti conoscitivi utili per approcciare con successo i mercati esteri".



Per Marco Martincich, Regional Director Business Network Nord Est di SACE: "In un contesto mutevole come quello che stiamo vivendo, far sentire alle imprese la nostra presenza e il nostro supporto concreto è fondamentale. SACE c’è, insieme a UniCredit, Confindustria Veneto Est, Finest e VenicePromex per fornire soluzioni dedicate e know-how a tutte le imprese e in particolar modo alle PMI. Il nostro obiettivo è rendere le imprese consapevoli dello scenario attuale e delle prospettive future e dotarle degli strumenti necessari per affrontare le sfide e cogliere le opportunità sui mercati internazionali, valorizzando al contempo il nostro prezioso Made in Italy".



"Fare internazionalizzazione oggi richiede sforzi significativi, non solo finanziari ma anche in termini di management e competenze. Le aziende, spesso, non dispongono autonomamente di tutte le risorse necessarie: è essenziale poter contare su un team composto da soggetti pubblici e privati, le cui competenze complementari rappresentano un valore aggiunto. È proprio in passaggi evolutivi cruciali come questo che si gettano le basi per la crescita futura, e il lavoro di squadra diventa la chiave per aprire le porte ai mercati più promettenti", conclude Alessandro Minon, Presidente di Finest.