(Teleborsa) - Equita ha abbassato a 9,60 euro per azione (dai precedenti 14,50 euro) il target price su doValue, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, confermando la raccomandazione "Hold" sul titolo.

Gli analisti credono che l'acquisizione di Gardant, seppure non cambi radicalmente il business model di doValue e permangano degli elementi di attenzione, sia fondamentale per supportare lo slancio aziendale e, soprattutto, per ripristinare una struttura del capitale più sostenibile. Secondo Equita: Gardant migliora le prospettive in Italia grazie ai suoi contratti con Banco BPM e BPER (apportano anche GBV fresco, il che generalmente implica un tasso di riscossione più elevato, e aiutano a diversificare l'esposizione principale di doValue alla regione ellenica); la transazione, incluso l'aumento di capitale di 150 milioni di euro sul mercato, riequilibra la struttura del capitale, riportandola a livelli più ragionevoli; l'entità combinata rimane un player prevalentemente NPL nel breve termine (mercato NPL impegnativo e c'è bisogno di prove sul potenziale di crescita effettivo nei ricavi non NPL).

Per quanto il mercato di riferimento, gli analisti affermano che le banche europee vengono da una fase di de-risking molto accelerata. Stimano che lo stock di NPE nei bilanci bancari dei paesi in cui doValue opera siano diminuiti da 560 miliardi di euro nel 4Q14 a 130 miliardi di euro nel 1Q24. In tale contesto, la produzione di crediti deteriorati da parte delle banche si è stabilizzata a livelli più bassi rispetto al passato, con i default rate vicini ai minimi storici in Italia. "È dunque ragionevole aspettarsi che la nuova generazione di deteriorato abbia raggiunto un bottom", viene evidenziato.

Il nuovo TP (o 1,9 euro prima del raggruppamento azionario, da 2,9 euro ), tiene conto: (i) della revisione delle stime (-0,5 euro su TP prima del raggruppamento); (ii) dell'aggiornamento del prezzo dell'aumento di capitale (-0,5 euro su TP prima del raggruppamento), assumendo un prezzo di emissione in linea con gli attuali prezzi di mercato (molto più bassi rispetto al prezzo dell'ultimo aggiornamento); (iii) del raggruppamento azionario 1:5. Gli analisti ricordano che, in attesa del closing, consolidano Gardant e gli effetti pro-forma dell'aumento di capitale a partire dal 2025 (eccetto i costi di M&A incorsi nel 2024).

"Riconosciamo come il titolo tratti a multipli particolarmente compressi (Adj. EV/EBITDA 2025E = 4.0x, FCF yield 2025E in area 25%) e che il deal con Gardant permetterà un miglioramento sia dell'outlook che della capital structure - si legge nella ricerca - Confermiamo Hold considerando: (i) il possibile rischio di overhang legato all'aumento di capitale; (ii) la necessità di conferme su un effettivo miglioramento del business momentum; (iii) limitata visibilità sulla traiettoria a lungo termine del business NPL".

(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash)