(Teleborsa) - Non si arresta la corsa delle quotazioni di oro che sui mercati asiatici aggiornano nuovi record. Il prezzo a pronti (spot) è salito a 2.631,19 dollari, mentre i future sull'oro sono volati al top di 2.655,80 dollari, dopo aver sfondato quota 2.600 dollari l'oncia, la scorsa ottava, spinti ancora dall'entusiasmo per la riduzione dei tassi d'interesse negli Stati Unti d'America, da parte della Federal Reserve.
Il governatore della Fed, Christopher Waller, ha dichiarato venerdì che probabilmente sosterrà tagli dei tassi di interesse di un quarto di punto in ciascuna delle prossime due riunioni politiche della banca centrale, previste a novembre e a dicembre, se l'economia si evolverà come atteso. Tuttavia, ha spiegato che un altro taglio di mezzo punto percentuale potrà verificarsi se il mercato del lavoro si indebolirà.
A sostenere la corsa del metallo prezioso contribuiscono anche le tensioni geopolitiche, i forti acquisti da parte delle banche centrali e ultimamente anche gli afflussi negli ETF.